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Mercatone Uno, Cirio a Tavolo Mise: “Necessaria soluzione ponte”

(Teleborsa) – “Il primo obiettivo rimane la continuità lavorativa per tutti. E su questo il mio impegno personale e quello di tutta la Regione sarà forte e costante”. È quanto ha affermato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, che ha partecipato al tavolo di crisi nazionale su Mercatone Uno tenutosi oggi al Mise fra i 3 nuovi commissari, i rappresentanti delle regioni coinvolte (Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria e Veneto) i sindacati e i rappresentanti del ministero (presenti il vice capo di gabinetto del ministro, Giorgio Sorial, e il sottosegretario Davide Crippa). Secondo quanto si apprende l’incontro è stato sospeso perché si sono resi necessari degli approfondimenti sul nodo Cig ed è stato seguito da una riunione ristretta e di livello tecnico tra commissari e sindacati.

“Abbiamo riscontrato grande disponibilità, anche nel poter incontrare i rappresentanti del Ministero prima del tavolo sulle tematiche nazionali, in modo da discutere della specifica situazione dei lavoratori del Mercatone Uno in Piemonte” ha aggiunto Cirio. Il Tavolo nazionale è, infatti, stato preceduto da un incontro con il sottosegretario allo Sviluppo economico, Davide Crippa, e il presidente del tavolo di crisi, Giorgio Girgis Sorial, chiesto da Cirio per affrontare aspetti che riguardano la situazione dei lavoratori piemontesi. “Ci è stata comunicata la decisione del Tribunale di Bologna – spiega Cirio – di annullare il contratto di vendita alla Shernon, in modo da retrocedere alla situazione di amministrazione straordinaria e consentire l’attivazione della cassa integrazione, impossibile da avviare con un’azienda fallita. Sono stati nominati i nuovi amministratori straordinari che avranno il compito di creare le condizioni per trovare un nuovo, e affidabile, acquirente. La cosa importante è anche che la richiesta di attivazione della cassa verrà retrodatata a maggio, in modo da non produrre ulteriore danno ai lavoratori”.

Rimane ancora da risolvere – ha sottolineato il Presidente della Regione Piemonte – “la criticità del valore degli ammortizzatori. I lavoratori hanno accettato una riduzione di stipendio e orario di lavoro e se la cassa dovesse tenerne conto avrebbe un importo molto esiguo. Abbiamo quindi chiesto al Ministero di poterla calcolare sulla base dei contratti precedenti alla vendita. Inoltre ho dato mandato all’assessore Chiorino di predisporre in pochi giorni convenzioni con le banche disponibili ad anticipare ai lavoratori il valore dell’assegno. Da quando la cassa viene autorizzata a quando viene erogata passano mediamente tre mesi”. Per questo motivo, per Ciro, è necessaria una soluzione ponte da “mettere in atto con gli istituti di credito” che consentirà ai lavoratori di aprire un conto sul quale verrà anticipato il valore degli ammortizzatori”.

“I sindacati hanno richiesto che la Cig venga applicata ai contratti del 2018, quelli precedenti all’accordo con Shernon Holding perché gli attuali, soprattutto part time, garantirebbero ai lavoratori cifre irrisorie. La bozza di richiesta di Cig da parte dei sindacati di categoria (Filcams, Fisascat e Uiltucs) era già pronta ma si è deciso di fare prima degli approfondimenti, la firma potrebbe quindi slittare anche se il tempo a disposizione è molto ristretto“, ha ribadito l’assessore al Lavoro e alle Politiche sociali dell’Abruzzo, Piero Fioretti. Anche altri rappresentanti delle delegazioni regionali hanno poi confermato la disponibilità degli enti locali a fornire assistenza ai lavoratori sotto forma di anticipazione degli ammortizzatori o di sostegno alla reindustrializzazione.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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