(Teleborsa) – Il mercato del lavoro inverte il trend a fine anno con meno entrate programmate dalle aziende. E’ quanto rileva l’ultimo rapporto mensile del sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal sulla base delle richieste di lavoro delle aziende. Ancora grande la difficoltà di reperire figure professionali adeguate.
A dicembre, si conferma l’inversione di tendenza della domanda di lavoro delle imprese registrata il mese scorso: meno 18mila contratti programmati rispetto a dicembre dello scorso anno (-5,7%) e meno 47 mila rispetto al mese precedente (-13,7%). Un trend che proseguirà anche all’inizio dell’anno prossimo: nel trimestre dicembre 2019-febbraio 2020 sono previsti circa 9.000 contratti in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Il rallentamento viene imputato ad “un quadro internazionale ancora pieno di incertezze” ed in fase di rallentamento ed al persistere della “fase di stagnazione dell’economia italiana”, che esercitano “inevitabili contraccolpi sulla domanda di lavoro“.
Si mantiene alta la difficoltà di reperimento (31% dei profili ricercati) che cresce di 3 punti percentuali rispetto a dicembre dello scorso anno (28%). Aumenta anche la richiesta di esperienza specifica nella professione o nel settore, che le imprese richiedono a 7 profili su 10 ricercati.
Guardando più in dettaglio al mercato del lavoro, si riduce soprattutto la domanda di lavoro delle imprese del manifatturiero (-9.250 le entrate programmate a dicembre rispetto a dicembre 2018). Particolarmente acuta la crisi occupazionale delle industrie meccaniche ed elettroniche (-18,3%) e delle industrie metallurgiche (-15,8%), complice il rallentamento dell’economia tedesca e dell’automotive. I servizi non se la passano meglio, in particolare trasporto, logistica e magazzinaggio (-4.270 entrate, in calo del 15,1%), servizi operativi di supporto alle imprese (-3.190 entrate, in calo del 10,0%), servizi alle persone (-2.720 entrate, in calo del 7,4%).
A livello territoriale ad essere maggiormente penalizzate sono le regioni del Nord Est con una flessione della domanda di lavoro del 10,8% pari a 8.820 posizioni lavorative in meno rispetto a dicembre 2018.