(Teleborsa) – Contenziosi tributari in calo con controversie instaurate in entrambi i gradi di giudizio nel terzo trimestre 2019, pari a 32.893, il 15,4% in meno rispetto all’analogo periodo del 2018, mentre le controversie definite sono state 39.713, con un calo tendenziale del 15,1% rispetto al medesimo periodo del 2018.
Lo rende noto il Ministero dell’Economia. In particolare, le nuove controversie presentate in primo grado presso le Commissioni tributarie provinciali (CTP) sono state pari a 24.971, in diminuzione del 10,5%; i ricorsi definiti, pari a 29.292, registrano un calo del 13,9%. Nelle Commissioni tributarie regionali (CTR), gli appelli pervenuti nel medesimo periodo, pari a 7.922, risultano in calo del 27,8%. Le definizioni, pari a 10.421 provvedimenti, sono inferiori del 18,2%.
Nelle CTP la quota di giudizi completamente favorevoli all’Ente impositore si è attestata al 47%, per un valore complessivo di 1.308,17 milioni di euro, mentre quella dei giudizi completamente favorevoli al contribuente è stata di circa il 29%, per un valore di 642,79 milioni di euro. La percentuale delle controversie concluse con giudizi intermedi è stata di circa il 12%, per un valore complessivo di 348,38 milioni di euro.
Nelle CTR la quota di giudizi completamente favorevoli all’Ente impositore è stata del 49%, per un valore complessivo di 911,52 milioni di euro, quella dei giudizi completamente positivi nei confronti del contribuente è stata di circa il 33%, per un valore complessivo di 836,34 milioni di euro. Le controversie concluse con giudizi intermedi rappresentano circa l’8%, per un valore complessivo di 240,71 milioni di euro.
Nel terzo trimestre, l’84% degli atti processuali riferiti alle controversie pervenute nei due gradi di giudizio è stato depositato utilizzando il canale telematico. In dettaglio, sono stati inviati telematicamente il 56% degli atti introduttivi, l’83% delle controdeduzioni e l’88% degli altri atti processuali.