(Teleborsa) – Il primo aereo è atterrato sulla pista principale dell’aeroporto Marco Polo di Venezia dopo tre mesi continuativi di lavori.
La manutenzione, frutto di una collaborazione tra SAVE, ENAV, ENAC e di alcune compagnie aeree, non ha impedito il normale flusso aeroportuale. Gli interventi hanno previsto la riqualifica delle pavimentazioni, degli impianti elettrici e visivi, nonché di tutta l’idraulica di deflusso/penetramento delle acque meteoriche.
Si conclude così la terza fase dell’intervento complessivo, affidato all’Associazione Temporanea ICM, avviato a settembre 2018, con un investimento totale di 135 milioni di euro. Proseguiranno poi con le rimanenti due fasi, superando di fatto l’inverno 2019-2020 e continuando poi fino a settembre 2020, con il completamento della riqualifica della pista sussidiaria.
“L’intervento sulle infrastrutture di volo è un’opera di elaborata ingegneria, concepita a fasi successive per garantire l’operatività continuativa del Marco Polo” – dichiara Enrico Marchi, Presidente del Gruppo SAVE – “Siamo orgogliosi per la grande capacità dimostrata dal nostro management e di come l’aeroporto di Venezia continui a distinguersi per l’attenta programmazione di uno sviluppo infrastrutturale così complesso che, nell’accompagnare la crescita del traffico, adotta ed applica le più evolute tecnologie”.
“Abbiamo dato dimostrazione, ancora una volta, che quando c’è spirito di squadra intelligente ed intenso di tutte le componenti in gioco, le nostre imprese sanno raggiungere obiettivi ambiziosi” – conclude Gianfranco Simonetto, Presidente di ICM Spa.