(Teleborsa) – Nessun attrito tra il Ministro degli Esteri Luigi di Maio e il Premier Giuseppe Conte. Lo precisano fonti dello staff del capo della diplomazia italiana arrivato a New York per partecipare all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, al via domani martedì 24 settembre.
Il riferimento è alla paventata possibilità di tassare merendine e bibite gassate – sulla scia della proposta avanzata dal Ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti – rispetto alla quale il Presidente del Consiglio aveva aperto da Atreju in occasione della Festa di Fratelli d’Italia, definendola “praticabile”, con Di Maio che, invece, aveva immediatamente chiuso, sottolineando tramite facebook: “Questo non è un governo che vuole alzare le tasse”
Di Maio ha parlato da capo politico dei 5 Stelle quando ha detto “no a nuovi balzelli”, escludendo nuove imposte, sottolineano dal suo staff, assicurando che non c’è alcuna tensione tra i due, che tra l’altro hanno viaggiato insieme.
Sulla tassa sulle merendine “non è deciso ancora nulla, la valuteremo insieme, ci ragioneremo e ci confronteremo”: ha detto il Presidente del Consiglio ai giornalisti appena arrivato a New York per partecipare dalle prossime ore ai lavori dell’Assemblea generale dell’Onu. “E’ prematuro dire se decideremo di sì, tra le ipotesi che ho ventilato c’è anche questa possibilità, un’iniziativa che rappresenta un nuovo approccio in termini di cultura alimentare e per la salute dei nostri bambini”. “L’Italia vuole la leadership nel mondo e il primato sul tema del Green new Deal”, ha poi affermato anticipando uno dei temi principali dell’Assemblea. “Questo – ha proseguito- non significa ovviamente tassare il nostro sistema produttivo per liberare risorse, ma significa però creare incentivi per riorientare tutto il sistema in quella direzione”.
Conte ha fatto sapere che è in agenda nei prossimi giorni un incontro con il Presidente americano Donald Trump.