(Teleborsa) – La manovra economica per il 2020 si appresa a incassare il “disco verde” del Parlamento con un nuovo voto di fiducia. Il Governo ha, infatti, chiesto la fiducia anche alla Camera sullo stesso testo licenziato dal Senato. La manovra sarà, quindi, approvata in seconda lettura da Montecitorio senza che i deputati abbiamo potuto esaminare il testo approdato “blindato”. Dure le proteste dell’opposizione, che dopo aver abbandonato i lavori della Commissione Bilancio sabato sera, ha manifestato il proprio dissenso anche in Aula nel corso della discussione generale, parlando di “situazione imbarazzante e gravissima per il Paese”.
“Un ramo del Parlamento ha subìto una censura sulla legge fondamentale dell’anno: si tratta di un gravissimo vulnus per la democrazia”, ha affermato la relatrice di minoranza Rebecca Frassini (Lega). Mentre Ylenia Lucaselli (Fdi) ha denunciato il fatto che durante il dibatitto l’Aula fosse semivuota sollevando contestazioni da parte della maggioranza giallorossa.
Il Governo, invece, continua a difendere il provvedimento, con il titolare dell’Economia Roberto Gualtieri che nei giorni scorsi ha parlato di “piccolo miracolo”. Il ministro si è detto soddisfatto per il fatto che l’esecutivo sia riuscito “nell’impresa” di neutralizzare le clausole Iva “che in estate sembrava talmente insuperabile da contribuire a innescare una crisi di governo”.
Stop aumento Iva, stangata benzina da 2021
Infatti, tra le misure cardine della manovra c’è proprio lo stop all’aumento dell’Iva per oltre 23 miliardi previsto dalle clausole di salvaguardia. Sono state cancellate completamente per il 2020, e parzialmente per il 2021, quando è attesa una nuova stangata sulla benzina.
Nuove tasse: plastic, sugar auto
Il dibattito però dall’approvazione della manovra in Consiglio dei ministri si è concentrato soprattutto sulle nuove tasse introdotte dall’esecutivo: le cosiddette plastic e sugar tax, oltre alla tassazione sulle auto aziendali. Una stretta che è stata corretta e allentata durante l’esame parlamentare fino quasi all’azzeramento come nel caso delle auto che partirà a luglio per i nuovi contratti. La tassa sulla plastica per i prodotti monouso, che entrerà in vigore da luglio, è scesa da 1 euro a 45 centesimi al chilo, la sugar tax da 10 centesimi è invece slittata a ottobre.
Taglio cuneo fiscale
Arriva una riduzione del carico sui lavoratori dipendenti, con un vantaggio andrà in primo luogo ai 4,5 milioni di lavoratori con redditi tra i 26.600 euro e 35mila euro, finora esclusi dal “bonus Renzi” che avranno fino a circa 50 euro in più al mese, circa 500 euro in più nel 2020 e mille euro in più nel 2021. Per i 9,4 milioni di lavoratori con redditi da 8.000 euro a 26.600 euro che percepiscono il bonus 80 euro (vale fino a 960 euro annui) dal taglio del cuneo riceveranno solo 40-50 euro annui.
Welfare e famiglia
Per la famiglia arrivano in particolare 3 bonus: asili nido, bebè e latte artificale. Queste misure confluiranno nel Fondo assegno universale per la famiglia con una dotazione di oltre un miliardo di euro per il 2021 e più di 1,2 miliardi di euro annui a decorrere dal 2022. Viene confermato anche il bonus cultura da 300 euro per i diciottenni, mentre per i neopapà il congedo obbligatorio viene aumentato a 7 giorni. Aumentano inoltre i fondi a favore delle persone con disabilità.
Sanità, via superticket e fondi per ospedali
Stop dal 1 settembre 2020 al superticket, la quota di compartecipazione al costo delle prestazioni sanitarie a carico dell’assistito. Vengono aumentate le risorse per 2 miliardi di euro per gli interventi di edilizia sanitaria e di ammodernamento tecnologico. In particolare, si punta a favorire l’utilizzo di apparecchiature sanitarie da parte dei medici di base con l’obiettivo di ridurre liste di attesa dei pronto soccorso. Inoltre, le spese sanitarie si potranno ancora portare in detrazione al 19% senza vincoli di reddito.
Incentivi per i pagamenti elettronici
Per contrastare l’evasione fiscale arrivano incentivi all’utilizzo dei pagamenti eletronici. In particolare, il Piano cashless del governo prevede a partire dal 2021 un rimborso, battezzato “bonus befana” per coloro che utilizzano bancomat e carte per i pagamenti.
Green New Deal
La manovra mette nero su bianco quanto promesso negli ultimi mesi dal governo sulla sostenibilità. Si punta alla realizzazione di un piano di investimenti pubblici per lo sviluppo di un Green New Deal italiano, mediante l’istituzione di un Fondo con una dotazione complessiva di 4,24 miliardi di euro per gli anni 2020-2023. Parte del finanziamento disponibile (non meno di 150 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020-2022) sarà destinata ad interventi volti alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra.
Messa in sicurezza strada ed edifici
Si punta a incrementare gli investimenti in infrastrutture e opere pubbliche per la messa messa in sicurezza di strade, ponti, viadotti ed edifici pubblici. Il finanziamento dei contributi agli enti locali viene aumentato da 4,9 a 8,8 miliardi di euro.
Web Tax
La manovra 2020 rende operativa la digital tax sui colossi del web. Dal primo gennaio scatterà un prelievo del 3% sui ricavi di società di servizi digitali i cui introiti complessivi siano superiori ai 750 milioni di euro e i cui ricavi derivanti da prestazioni di servizi digitali non siano inferiori a 5,5 milioni di euro. Si prevede di ottonere circa 600 milioni di euro l’anno.
(Foto: Per gentile concessione della Presidenza della Repubblica)