(Teleborsa) – Pomeriggio di incontri bilaterali a Palazzo Chigi fra il Premier Giuseppe Conte e i capi delegazione dei singoli partiti della maggioranza. Sul tavolo del vertice di Governo allargato fortemente richiesto da Luigi Di Maio e Matteo Renzi, le modifiche alla manovra dopo le fibrillazioni nella maggioranza all’indomani dell’approvazione dei testi con la formula ‘salvo intese’ nel lungo Consiglio dei ministri di martedì scorso.
Fra i “nodi” principali: il carcere agli evasori, le multe per i negozianti che non utilizzano il Pos, il tetto al contante, la stretta sulle partite Iva, Quota 100, la ‘sugar tax’. Il confronto all’interno del Governo giallo-rosso servirà per verificare la possibilità di trovare un’intesa sulle modifiche da apportare ai testi in Parlamento. La strada però si annuncia in salita. Già questa mattina c’è stato un primo incontro fra Conte e Di Maio senza esito positivo. In questo scenario si inserisce, inoltre, la lettera di chiarimenti che la Ue dovrebbe inviare all’Italia entro questa sera per chiedere spiegazioni su alcune coperture finanziarie. Missiva a cui il governo italiano dovrà rispondere entro mercoledì prossimo.
Nello specifico, tra i punti critici della manovra, i Cinquestelle insistono per il carcere per i grandi evasori cioè quelli che sottraggono al Fisco oltre 100mila euro, non vuole le multe per i negozianti che non accettano i pagamenti tramite Pos e chiede invece l’abbassamento delle commissioni bancarie. Il M5S è inoltre critico sulla stretta alle partite Iva. Italia Viva insiste per la cancellazione di Quota 100, punto su cui ha annunciato una dura battaglia in Parlamento. Su Quota 100, invece, il partito di Di Maio non vuole modifiche. I renziani poi si oppongono alla ‘sugar tax’ e all’abbassamento del tetto al contante da 3.000 a 1000 euro.