(Teleborsa) – Un’Italia a due facce: il Nord che corre veloce, il Sud che purtroppo continua ad arrancare. Un ritardo, quello che storicamente investe il Mezzogiorno, sempre più preoccupante rispetto al quale occorre intervenire in fretta.
“Ho voluto dedicare questo secondo incontro ai problemi del nostro Mezzogiorno perché siamo convinti che il rilancio del Sud costituisca di per sé una politica di rilancio dell’Italia intera. Tutte le analisi disponibili infatti, pur divergendo nella stima degli effetti, sono concordi nell’indicare che un ritorno alla crescita del Mezzogiorno è in grado di trascinare anche lo sviluppo del Centro e del Nord”. Così il Presidente del Consiglio Conte aprendo i lavori del secondo tavolo con le parti sociali in programma oggi, lunedì 29 luglio.
“La nostra idea per il rilancio del Mezzogiorno è fondata sulla paziente ricostruzione di quattro tipologie di capitale che ne rappresentano la ricchezza profonda: si tratta del capitale umano, fisico, naturale e sociale del Sud. L’accumulazione di questo capitale – ha aggiunto il Premier – è risultata in forte ritardo, particolarmente negli ultimi anni della crisi economica. Dobbiamo recuperare questo ritardo. L’incontro di oggi rappresenta quindi un punto di partenza fondamentale per avviare questo percorso. Anche il 2 agosto quando incontrerò la Presidente della Commissione Ue Von der Leyen porrò al centro il tema del Sud”.
TRIA: LAVORIAMO A BANCA DEL MEZZOGIORNO – Il Governo sta “lavorando a una banca specifica per il Mezzogiorno per erogare il credito alle imprese del Sud”, ha detto, invece, il Ministro dell’economia Giovanni Tria nel corso dell’incontro. “Ci vuole tempo – ha sottolineato – la questione dello sviluppo del Sud è un tema molto complesso. Occorre una programmazione seria”.