(Teleborsa) – La manovra giallorossa continua la sua marcia trovando più di qualche ostacolo lungo il suo cammino. Dopo la bollinatura della Ragioneria di Stato è partito ufficialmente l’iter in Parlamento, con l’approdo della Legge di Bilancio a Palazzo Madama nella giornata di ieri – nel corso del quale sono in tanti a scommettere che cambierà ancora. Il conto di quella che è già stata ribattezzata “operazione restyling” sembra essere piuttosto salato mentre è già partita la caccia alle risorse: al momento all’appello mancano quasi due miliardi.
Nel mirino, infatti, sono finite plastic e sugar tax oltre che la stretta sulle auto aziendali. Tensione destinata a salire anche sui possibili ritocchi a Quota 100,al pacchetto famiglia, al capitolo enti locali, al nodo tax expenditures oltre che al cuneo. Italia Viva di Matteo Renzi ha già annunciato che darà battaglia sulle misure appena citate. Secondo la formazione guidata dall’ex Premier, i due miliardi necessari l’operazione si possono recuperare facendo slittare a settembre il taglio del cuneo che, al momento, vale 3 miliardi per il 2020. Ma non si esclude un’altra strada: la cancellazione di Quota 100, altro cavallo di battaglia di IV.
Intanto, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte difende la Legge di Bilancio, fortemente deciso a contrastare il tentativo di far passare questa come la “manovra delle tasse”. Lo hanno riferito nella serata di ieri, fonti vicine al Premier, ricordando che è una manovra che ha evitato il già programmato aumento dell’IVA per 23 miliardi, che avrebbe avuto un impatto negativo su consumi e su tutte le famiglie. La realtà, viene sottolineato, è che la Legge di Bilancio è invece fortemente redistributiva, dà soldi ai cittadini.