(Teleborsa) – L’iniziativa assunta da Claudio Lotito di presentare una manifestazione di interesse per la partecipazione alla cordata finanziaria che dovrà dare vita alla Newco Alitalia sembra avere avuto l’effetto di creare più dubbi che certezze sul futuro della ex compagnia di bandiera. Non è chiaro, infatti, quali elementi il patron della Lazio intenda portare a sostegno della sua disponibilità a concorrere alla formazione del capitale. Iniziativa non nuova, quella di Lotito, che si era fatto già avanti nel 2008, prima che maturasse l’operazione dei cosiddetti “capitani coraggiosi”, vedendosi respingere l’offerta di disponibilità e il piano di risanamento che l’accompagnava.
L’iniziativa attuale del suo poliedrico gruppo imprenditoriale poggia su una lettera ufficiale recapitata al Ministero dello Sviluppo Economico, a Ferrovie dello Stato che guida la cordata e per conoscenza ai commissari di Alitalia; non risulterebbe alcuna comunicazione, invece, all’advisor Mediobanca. Se così fosse, si tratterebbe di una procedura incompleta. Quanto riportato nella lettera, comunque, riflette l’ambizione di Claudio Lotito a essere partner attivo dell’operazione e non semplice investitore.
“L’interesse a partecipare all’operazione – ha sottolineato Lotito – non è finalizzato al mero investimento finanziario, ma all’intervento come partner industriale dell’attività di risanamento, sviluppo e rilancio di Alitalia”. Nel frattempo la proposta di Lotito ha avuto due effetti: quello mediatico, che ha fatto rimbalzare il nome del presidente laziale sulle prime pagine, e la conseguenza di indurre il Governo a decidere per la quarta proroga, di almeno un mese e quindi al 15 luglio.