(Teleborsa) – Aumentano gli incidenti sul lavoro e calano le malattie professionali. È questo, in estrema sintesi, il quadro che emerge dal rapporto dell’Inail relativo al primo trimestre del 2019.
Tra gennaio e marzo le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Istituto sono state 157.715 (+1,9% rispetto allo stesso periodo del 2018) mentre le patologie di origine professionale denunciate sono state 15.900 (224 casi in meno).
Incidenti mortali – Rimane invariato il dato che riguarda gli incidenti mortali, con 212 morti sul lavoro come nel primo trimestre dello scorso anno. A perdere la vita sono stati soprattutto lavoratori maturi e giovani con una netta crescita delle vittime nella fascia 45-54 anni (+28 denunce mortali) e in quella 20-24 anni (+7 casi), a fronte di cali generalizzati nelle altre fasce di età. A livello nazionale, rispetto ai primi tre mesi dell’anno scorso si registra una denuncia in meno per i casi mortali avvenuti sul lavoro (passati da 145 a 144) e una in più in itinere (da 67 a 68). Per quanto riguarda i settori, l’Agricoltura ha registrato un aumento di otto casi mortali (da 14 a 22), a fronte dei quattro in meno sia nell’Industria e servizi (da 193 a 189 denunce) che nel Conto Stato (da 5 a 1). Dal punto di vista regionale vediamo un calo dei casi mortali solo nel Nord del Paese: nove in meno nel Nord-Ovest (da 66 a 57) e 12 in meno nel Nord-Est (da 56 a 44); cinque decessi in più (da 39 a 44) al centro e otto casi in più sia al Sud (da 35 a 43) che nelle Isole (da 16 a 24). Dai dati emerge un aumento dei decessi dei lavoratori comunitari (da 11 a 18) ed extracomunitari (da 22 a 24) mentre calano le denunce dei lavoratori italiani (da 179 a 170).
Malattie professionali – Per quanto riguarda le malattie professionali, le denunce protocollate dall’Inail nel primo trimestre del 2019 sono state 15.900, 224 in meno rispetto al trimestre gennaio-marzo 2018 (-1,4%). Le patologie denunciate sono diminuite in tutte le gestioni: -1,2% nell’Industria e servizi (da 12.746 a 12.592 casi), -1,4% in Agricoltura (da 3.179 a 3.136) e -13,6% nel Conto Stato (da 199 a 172). Il calo ha interessato, in misura più o meno marcata, tutte le aree territoriali, a partire dal Nord-Est (-2,4%), seguito dal Centro (-1,6%), dal Nord-Ovest (-1,5%), dalle Isole (-0,9%) e dal Sud (-0,5%). In diminuzione le denunce dei lavoratori italiani, che sono passate da 15.136 a 14.797 (-2,2%), mentre sono aumentate quelle dei lavoratori comunitari, da 321 a 369 (+15,0%), e dei lavoratori extracomunitari, da 667 a 734 (+10,0%).
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