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Lavoro, cresce l'imprenditoria al femminile

(Teleborsa) – Il mondo imprenditoriale italiano si tinge sempre più di rosa. Sono infatti 1,3 milioni le imprese femminili in Italia, in aumento del 2,7% rispetto a 5 anni fa, con un indotto di oltre 3 milioni di addetti, anche se le aziende guidate da donne “vivono” meno anni rispetto a quelle maschili.

Sono i dati emersi dallo studio Confcommercio in collaborazione con Unioncamere dal titolo “Donne imprenditrici in una economia e in una società che cambia” che ha analizzato il mondo imprenditoriale italiano al femminile.

Tra le imprese femminili, quelle under 35 incidono di più rispetto alle maschili (12,4% contro 8,6% per il totale economia), mentre il 47% delle donne che fanno impresa nel terziario sono spinte dal desiderio di valorizzare le proprie competenze e puntano al successo personale più che economico contro il 38% degli uomini.

Anche l’impatto sui consumi si fa sentire: le donne che diventano imprenditrici hanno un effetto moltiplicativo sui consumi più degli uomini che diventano imprenditori, 2,2 volte rispetto a 2,1. Inoltre se le potenziali imprenditrici diventassero effettive, genererebbero 1 miliardo in più di consumi rispetto all’analogo caso per gli uomini.

“L’impresa al femminile continua a diffondersi nel nostro Paese e ha un peso sempre più importante nella nostra economia. I dati presentati oggi mostrano l’impatto del fare impresa al femminile: più di 1,3 milioni di attività condotte da donne e 3 milioni di addetti pari ad oltre il 14% dell’occupazione del settore privato”, commenta Patrizia Di Dio, presidente di Terziario Donna Confcommercio.

Uno dei settori più importanti è l’agricoltura. In Italia quasi un’azienda agricola su 3 (29%) è guidata da donne che hanno portato un profondo apporto in termini di innovazione e sostenibilità all’agricoltura italiana, il secondo settore per presenza di imprese rosa dopo il commercio.

Il dato arriva da un’elaborazione di Coldiretti su dati Unioncamere in occasione dell’elezione a Palazzo Rospigliosi a Roma di Floriana Fanizza, agrichef e imprenditrice agrituristica di Fasano (Puglia) come nuova responsabile nazionale di Donne Impresa Coldiretti la maggiore associazione femminile di categoria.

Importante anche la “quota giovane” – sottolinea Coldiretti – con il 25% delle aziende femminili guidate da ragazze under 35 che hanno puntato sull’uso quotidiano della tecnologia per gestire sia il lavoro che lo studio, magari usando lo smartphone per controllare gli animali in stalla nelle pause di studio all’università oppure per gestire on line acquisti e prenotazioni in agriturismo, oppure – conclude Coldiretti – per fare ricerche per recuperare varietà perdute di frutti locali o ancora per portare il vino Made in Italy in tutto il mondo.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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