(Teleborsa) – C’è il nome: Italia Viva. E ci sono i numeri: 25 deputati e 15 senatori per un totale di 40 parlamentari. Dopo l’annuncio della scissione con il PD, la nuova creatura renziana prende forma e sostanza. Con l’ex Premier anche le due Ministre del Governo Conte Bis, Teresa Bellanova ( Agricoltura) e Elena Bonetti ( Pari Opportunità e Famiglia).
Alla Camera, pronti a seguire Matteo Renzi, Maria Elena Boschi, Roberto Giachetti, Gennaro Migliore, Ivan Scalfarotto, Michele Anzaldi, Luigi Marattin. Capo delegazione sarebbe Ettore Rosato. Anna Ascani a sorpresa resta nel Pd. Dal Senato, oltre a Bellanova che nel gruppo dell’ex segretario Dem sarà la capo delegazione all’interno del Governo giallorosso, anche Francesco Bonifazi, Tommaso Cerno, Davide Faraone, Eugenio Comenicini, Nadia Ginetti, Ernesto Magorno.
CHI RESTA – PER ORA – NEL PD – Da sempre fedelissimi di Renzi, Luca Lotti, Lorenzo Guerini, passando per il capogruppo al Senato, Andrea Marcucci, sembrano – almeno per ora – resistere alle sirene del cambiamento.
Il primo guanto di sfida è rivolto al “nemico” Matteo Salvini che risponde alla richiesta di un confronto televisivo, accettando con un messaggio Whatsapp. Poi Renzi affonda ancora nei confronti del leader del Carroccio: “Mi si è avvicinato pensando che il leone fosse morto e si è preso una zampata“, spiega ricostruendo quanto è avvenuto prima della crisi. Si è trattato di una “operazione di palazzo”, almeno per quel che riguarda Salvini, “una operazione Machiavellica”, ammette Renzi elogiando colui che è considerato il fondatore della scienza politica moderna. Fiorentino pure lui.