(Teleborsa) – Nel mese di aprile 2019, secondo le stime preliminari, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,2% su base mensile e dell’1,1% su base annua (era +1% del mese precedente).
Lo rileva l’Istat secondo cui a spiegare la lieve accelerazione dell’inflazione ad aprile sono stati soprattutto fattori stagionali e di calendario. “La prossimità nel 2019 della Pasqua con la festa della Liberazione – sottolinea l’Istituto di statistica – ha infatti favorito una crescita congiunturale molto più marcata di quella registrata nello stesso mese dello scorso anno (quando la Pasqua era caduta il primo aprile) dei prezzi sia dei servizi di trasporto sia di quelli legati alla filiera turistica (sostenuti anche da eventi come il salone del mobile di Milano), determinandone così l’accelerazione tendenziale. Agli aumenti dovuti a tali fattori si sono poi sommati quelli, seppur contenuti, da una parte dei prezzi dei carburanti, e in particolare della benzina, e dall’altra dei prezzi dell’energia elettrica sul mercato libero”.
L’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera lievemente da +0,4% a +0,6%, mentre quella al netto dei soli beni energetici rimane stabile a +0,6%. L’inflazione acquisita per il 2019 è +0,6% per l’indice generale e +0,4% per la componente di fondo.
Per i prodotti di largo consumo si attenuano le tensioni sui prezzi: quelli dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona decelerano in modo marcato da +1,1% a +0,3%, mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto passano da +1,5% a +1,2%.
Secondo le stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,6% su base mensile e dell’1,2% in termini tendenziali (in lieve accelerazione da +1,1% del mese precedente).