(Teleborsa) – L’industria tecnologica italiana, espressione di Federazione ANIE, una delle più importanti organizzazioni Confindustriali che rappresenta i 4 mercati strategici per l’Italia (industria, building, energia e infrastrutture-trasporti), registra risultati migliori rispetto alla media ISTAT del comparto elettronico ed elettrotecnico, ma risente delle molte incognite che caratterizzano lo scenario macroeconomico italiano e internazionale.
Infatti, le imprese ANIE, grazie alla forte propensione all’innovazione – l’investimento medio in ricerca e sviluppo delle aziende associate è pari a circa il 4% del fatturato – continuano a fornire un importante contributo alla crescita dell’economia italiana, e rappresentano il 3,4% del PIL nazionale. Dall’Elettrotecnica e dall’Elettronica origina nel complesso il 6% del fatturato aggregato del manifatturiero nazionale e il 7% delle esportazioni, occupando il 7% di addetti totali dell’industria manifatturiera.
Tuttavia, il rallentamento evidenziato dai settori ANIE nella seconda metà del 2018 si conferma anche nel primo semestre del 2019, dove si registra un calo del fatturato totale pari allo 0,6%.
Prospettive incerte caratterizzano anche l’andamento settoriale in chiusura anno, dove si stima un calo vicino all’1%. Le attese sull’andamento annuo 2019 inglobano un contesto di elevata incertezza.
Un andamento più debole caratterizza sia la componente interna sia quella estera, in un contesto a minore potenziale. Il rallentamento della domanda estera soffre l’elevata incertezza presente nello scenario internazionale, mentre sul fronte interno un elemento critico è rappresentato dal profilo altalenante degli investimenti che svolgono un ruolo importante come driver della domanda per l’industria fornitrice di tecnologie.
Il ridimensionamento del portafoglio ordini – che, dopo una fase di crescita, evidenzia un primo calo (-0,9%) nella seconda metà del 2018 e conferma anche nel primo semestre del 2019 una dinamica di segno negativo (-1,9%) – lascia presagire un andamento più debole anche nel 2020.
Questi andamenti sono confermati dai risultati dell’Osservatorio sul mercato delle tecnologie ANIE, che evidenziano dalla seconda parte del 2018 un indebolimento della performance delle imprese. In particolare, da inizio 2019 risulta inferiore alla soglia del 50%, che indica espansione, la quota di aziende «ottimiste» che segnalano una crescita del fatturato totale.
“L’attuale edizione dell’Osservatorio sul mercato delle tecnologie ANIE si colloca in un contesto macroeconomico a minore potenziale. Le imprese si trovano ad affrontare uno scenario complesso sia sul fronte interno sia su quello estero – ha commentato il Presidente di Federazione ANIE Giuliano Busetto –. Il rallentamento dell’economia europea, unitamente alla debolezza del commercio mondiale e alla stagnazione della domanda domestica, rappresentano i principali vincoli alla crescita”.
Queste tendenze – spiega Busetto – “sono intercettate dai risultati dell’analisi che vede per le imprese ANIE nel primo semestre del 2019 un andamento contrastante (quasi il 40% delle imprese del campione dichiara un calo del fatturato totale nel confronto annuo). Anche il sentiment delle aziende sull’andamento nella seconda parte dell’anno intercetta uno scenario denso di incognite. In questo quadro più critico per ridare slancio alla crescita la priorità è sostenere gli investimenti in ambiti strategici come industria e infrastrutture, che rappresentano un driver essenziale per la competitività del Paese e a cui le imprese ANIE possono offrire un contributo centrale come fornitori di tecnologie abilitanti. Come Presidente ANIE, auspico che le scelte che i Ministeri competenti e il Governo si accingono a compiere, siano orientate a sostenere la crescita dell’industria italiana”.