(Teleborsa) – Hanno preso l’avvio, a Magnago, i lavori per il primo cantiere sostenibile di Gruppo Cap, gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano. Questi sono stati affidati all’azienda Sia srl, all’interno dell’accordo quadro 2018/2021.
Il progetto, dal valore economico di oltre 200 mila euro, è stato posto in essere per la posa di circa 250 metri di nuove tubazioni. La realizzazione della nuova rete fognaria riguarderà le strade di via Ada Negri, via Novara e via F.lli Bandiera. Per la realizzazione verranno utilizzate tubature in materiale plastico riciclato, mentre macchinari e mezzi di servizio per il cantiere avranno un basso livello di emissioni ed i materiali di rinterro degli scavi saranno costituiti da sabbietta, ghiaietto e frantumato interamente riciclati, preferibilmente, se le analisi della composizione del terreno scavato daranno esito positivo per il riutilizzo, provenienti dallo scavo stesso.
Grazie a queste scelte Sia srl ha potuto valutare, sia in temine di anidride carbonica equivalente sia in termini di fabbisogno energetico, la Carbon Footprint del cantiere, previste a livello internazionale. L’analisi, realizzata secondo lo standard internazionale, conclude che il cantiere di Magnago ridurrà la Carbon Footprint di circa il 30% rispetto allo stesso lavoro eseguito con le tecniche e i materiali tradizionali.
Per azzerare le emissioni del cantiere si è inoltre pensato di piantumare alberi ad alto assorbimento di anidride carbonica. Ad essere scelti, con la collaborazione dell’Amministrazione Comunale, sono stati 6 aceri ricci, che complessivamente in 10 anni l’attività di porteranno ad annullare le emissioni prodotte.
“Resilienza, è questa la parola giusta per comprendere il nostro approccio verso il territorio di Magnago e di tutti i Comuni della Città metropolitana. L’abbiamo messo nero su bianco nel nostro primo piano di sostenibilità che guarda al 2033 e che mira a fare dell’economia circolare il nostro modello di riferimento per minimizzare l’impatto ambientale e lo spreco di una risorsa essenziale come l’acqua, creando valore dalle materie di scarto”, dichiara Alessandro Russo, presidente e amministratore delegato di Gruppo Cap.