(Teleborsa) – Milano si conferma la città più smart d’Italia per il sesto anno consecutivo, confermando il primato per la solidità economica e la mobilità sostenibile, con ottimi risultati anche negli ambiti qualità sociale (2° posizione) e trasformazione digitale (3°), anche se resta fuori dalla top ten per capacità di governo (12°) ed è ancora molto in ritardo nella tutela ambientale (54°).
È il risultato di ICity Rank 2019, il rapporto annuale di Fpa che fotografa la situazione delle città italiane nel percorso per essere più vicine ai bisogni dei cittadini e più vivibili.
Rispetto agli ultimi anni, il 2019 vede una riduzione del divario tra Milano e il resto del Paese. Firenze, seconda in classifica, è lontana solo due punti da Milano, grazie al primo posto nella qualità sociale e trasformazione digitale e al buon posizionamento nella capacità di governo (2°), tutela ambientale (5°) e mobilità sostenibile (3°).
Anche Bologna, in terza posizione, diminuisce il distacco dalla vetta piazzandosi davanti a tutti per capacità di governo, seconda per trasformazione digitale e solidità economica, terza per tutela ambientale e qualità sociale.
Bergamo, Torino, Trento, Venezia, Parma, Modena e Reggio Emilia completano la classifica delle prime dieci smart city italiane, con risultati paragonabili al terzetto di testa in molti degli indicatori analizzati.
Trento è prima in tutela ambientale e terza per solidità economica; Venezia seconda per mobilità sostenibile, Modena quarta per trasformazione digitale. Roma, invece, nonostante le buone performance in alcune dimensioni, come quella della qualità sociale (7°), rimane stabile in 15° posizione, con risultati migliorabili soprattutto nella capacità di governo (29°) e nella solidità economica (30°).
Ampio invece il divario fra Nord e Sud con le prime venti città in classifica al centro-nord, mentre bisogna scendere fino al 37° posto per trovare la prima città del Meridione e Isole in classifica, Cagliari, che guadagna sei posizioni rispetto al 2018, e soltanto Pescara, Bari e Lecce, fra le altre città del Sud, riescono ad allontanarsi dalla parte bassa della classifica.
Tutti gli altri 34 capoluoghi del Mezzogiorno sono fermi nelle ultime 38 posizioni in classifica, con Crotone maglia nera, preceduta da Vibo Valentia, Agrigento, Caltanissetta, Enna, Trapani, Foggia, Catanzaro, Reggio Calabria, Isernia e Brindisi.
“Il rapporto ICity Rank 2019 evidenzia come si stia progressivamente riducendo il divario tra Milano e le altre città – afferma Gianni Dominici, direttore generale di Fpa -. Se volessimo individuare una chiave di volta nel percorso verso la smart city, questa sarebbe certamente la capacità di conoscere e analizzare cosa avviene sui territori, incrociando i dati e le informazioni che arrivano dalle fonti più diverse, e utilizzandole poi per rispondere in maniera tempestiva e prendere decisioni mirate”.