(Teleborsa) – International Business Machines, per tutti nota con l’acronimo di , ieri sera, a mercato ormai chiuso, ha riportato i risultati del terzo trimestre. Le entrate sono risultate al di sotto delle aspettative mentre i guadagni hanno superato le stime degli analisti e la società ha ribadito la sua guidante per l’intero anno.
I ricavi totali sono stati di 18 miliardi di dollari nei tre mesi chiusi al 30 settembre, in contrazione del 3,9% rispetto all’anno precedente. Gli analisti avevano previsto un valore leggermente più alto a 18,2 miliardi. Questo esercizio ha segnato il quinto trimestre consecutivo di contrazione delle vendite per IBM, mentre gli analisti speravano che Red Hat, incorporato per la prima volta in questi risultati, sarebbe riuscita a cambiare la ormai radicata trama della storia recente della società.
Al contrario i risultati del terzo trimestre di IBM sono stati invece complicati da Red Hat. La società madre è stata in grado di registrare solo 371 milioni di dollari di entrate da Red Hat durante il trimestre, significativamente inferiore rispetto ai 987 milioni di dollari che la società di software avrebbe segnalato se non fosse stata acquisita. La maggior parte della differenza è dovuta alla contabilità degli acquisti e all’eliminazione delle vendite tra IBM e Red Hat. Anche la valuta e le cessioni sono state un problema. Escludendo entrambi, ma includendo le entrate parziali di Red Hat, le entrate di IBM sarebbero diminuite di appena lo 0,6% su base annua. Infine le entrate del cloud sono aumentate del 14% su base annua, adeguate per valuta e cessioni, e hanno toccato i 5,0 miliardi di dollari.
Al momento a Wall Street il titolo di IBM soffre una debacle vivendo un rosso del 6,26% e toccando i 133,22 dollari ad azione.