(Teleborsa) – Nervi tesi nel Governo che, alle prese con la delicata trattativa (tutta in salita) con Bruxelles per evitare la procedura di infrazione, torna a “incartarsi” su stesso, in balia di tensioni e schermaglie, alla ricerca di un equilibrio interno difficile da trovare.
Apre le danze, nella giornata di ieri domenica 23 giugno, Giancarlo Giorgetti che sui minibot spiazza tutti e sconfessa senza giri di parole il collega leghista Borghi: “C’è ancora chi crede a Borghi? Ma vi sembrano verosimili i minibot? Se si potessero fare, li farebbero tutti“, dice il Sottosegretario leghista allo Sport, parlando a Losanna con i giornalisti.
“Poverino, Giorgetti è lì che aspetta una cosa importante come le Olimpiadi e gli rompono le scatole con i minibot. E’ probabile che poi uno sbotti”, risponde Borghi a Radio Capital. Che getta acqua sul fuoco: “Ma scherzava”, ha continuato il Presidente leghista della Commissione Bilancio alla Camera, Claudio Borghi, allontanando di fatto le frizioni col collega di partito partito. “E’ una cosa che abbiamo discusso tante volte – aggiunge Borghi -, anche di recente, Salvini è d’accordo. Non c’è alcun incidente con Giorgetti”.
FLAT TAX, SALVINI ANNUNCIA: FONDI GIA’ TROVATI – Sempre fronte Lega, Salvini da Milano Marittima, ostenta sicurezza. La flat tax si farà? “Ovvio”. Varrà “almeno 15 miliardi”, fondi che sono stati “già trovati”, assicura intervistato da SkyTG24. “Non è un capriccio della Lega diminuire le tasse alle famiglie, alle imprese, ai lavoratori. E’ l’unico modo per far ripartire questo Paese. A Bruxelles si mettano l’anima in pace: nel 2020 non tutti ma tanti italiani pagheranno meno tasse, apriranno nuove imprese e ci saranno più assunzioni”.
Nessuna manovra aggiuntiva dice il Vicepremier ma anticipare la manovra d’autunno. “No, nessuna nuova tassa in più. Anzi,vogliamo fare subito la manovra che di solito si fa in inverno”, dichiara il Ministro dell’Interno.
DI MAIO RICHIAMA DI BATTISTA – Alta tensione anche in casa Cinquestelle con Di Maio che richiama ufficialmente l’amico (?) Di Battista che secondo alcuni affila le armi pronto a scendere ufficialmente in campo per risollevare le sorti dei pentastellati. “Destabilizzare il Governo in questo momento in cui il Presidente del Consiglio sta portando avanti una trattativa difficilissima con l’Unione Europea è da incoscienti, e questo lo dico sia al Movimento che alla Lega”, scrive Di Maio su Facebook.
“Non mi interessa se in buonafede o in malafede, ma se qualcuno in questa fase destabilizza il Movimento con dichiarazioni, eventi, libri, destabilizza anche la capacità del Movimento di orientare le scelte di Governo”, sottolinea ancora.
Di Battista: chiamerò Di Maio, polemica montata ad arte – Di Battista prima spegne: “Non rispondo alle polemiche montate ad arte tra me e Luigi. Domani lo chiamo ed è tutto a posto. Non mi interessa assolutamente questa polemica, quindi non mi ci infilo”. Poi rincara: “Se fossi Di Maio, chiederei a Salvini dove intendere trovare i soldi per la flat tax. Io sono perfettamente d’accordo” sul provvedimento “ma bisogna trovare i soldi”.
Ma non solo: “Sulla Tav io sono contrarissimo, non per posizione ideologica ma credo sia un’opera pubblica che costa tanti denari e non è utile”, ha ribadito “Dibba”.