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Governo al lavoro su NADEF: sconto UE da 11 miliardi

(Teleborsa) – Giorni intensi a Via XX Settembre, dove il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e i tecnici del Tesoro lavorano senza sosta alla Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (Nadef), al vaglio del Consiglio dei Ministri probabilmente nella giornata di lunedì 30 settembre, con un piccolo slittamento per consentire all’esecutivo giallo-rosso la possibilità di disegnare al meglio il quadro di finanza pubblica per la manovra. Una data certa è quella del 10 ottobre, quando inizierà l’esame della Nadef da parte della Camera. Lo ha deciso oggi la conferenza dei capigruppo della Camera.

La prossima Legge di Bilancio – che si annuncia espansiva, anche grazie a una ritrovata armonia con Bruxelles – partirà da circa 30 miliardi, di cui 23,1 destinati alla sterilizzazione dell’Iva, 2 per le spese indifferibili e circa 5 per l’operazione cuneo fiscale, tanto cara all’esecutivo e, per questo, ribadita a doppia voce sia sponda Pd che pentastellata.

Parte fondamentale della delicatissima partita, la richiesta di flessibilità, più volte richiamata nei giorni scorsi a Bruxelles di circa 0,6 punti di Pil cioè 10,8 miliardi, che comporterà che l’attuale deficit-Pil tendenziale, cioè senza toccare nulla, che segna l’1,5% salirà in zona 2-2,1% o intorno a questa cifra, con i pentastellati pronti a spingere fino al 2,2%- 2,3%. Le stime di crescita dovrebbero allinearsi verso un +0,4%, che sulla scia dell’effetto espansivo sul Pil della manovra, potrebbe però raggiungere 0,5-0,6%.

A dare una boccata di ossigeno al Governo, il “regalo” inaspettato che arriverà dalla minore spesa per gli interessi – un tesoretto consistente – per la discesa dello spread, ma Gualtieri & Company dovranno comunque andare a caccia di risorse, circa 15 miliardi, da reperire tra spending review, revisione degli sgravi fiscali e lotta all’evasione, piatto forte del nuovo esecutivo, da attuarsi attraverso un massiccia operazione di incentivo all’uso delle carte di credito e tutti i sistemi di pagamento elettronici e digitali, sulla quale è già partito il dibattito.

Governo che inserisce sotto la voce “risparmi” anche il taglio dei parlamentari. L’esame della legge costituzionale per attuarlo – ha deciso la conferenza dei Capigruppo – inizierà il 7 ottobre, con le votazioni fissate l’8 ottobre. Si tratta della quarta ed ultima lettura parlamentare del testo. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, ha quantificato il risparmio dovuto al taglio dei parlamentari a circa 500 milioni a legislatura.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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