(Teleborsa) – L’Ad di Alberto Nagel afferma che oggi “non ci sono programmi” per vendere la quota del 3% di , ma se “dovessero arrivare delle opportunità di M&A, soprattutto nel wealth management, Mediobanca potrebbe prenderla in considerazione”.
Il manager ha spiegato che la vendita del pacchetto Generali rispondeva ad una “esigenza poi venuta meno” di mantenere gli indici di bilancio in buono stato. In più, le norme europee sono cambiate e danno tempo a Piazzetta Cuccia fino al 2024 per dedurre la partecipazione in Generali dal patrimonio.
“Vendere una quota di Generali – ha sottolineato – ha senso solo se abbiamo bisogno di capitale, e non è il nostro caso, se possiamo, investiamo in attività che abbiamo rendimenti altrettanto interessanti, considerato che Generali dà un ottimo rendimento, pari al 15% sul capitale allocato”.
Parlando del Leone di Trieste, Nagel ha affermato: “Ritengo che le Generali siano gestite in maniera efficace e corretta, i risultati si vedono sia dal punto di vista dell’utile sia del titolo”. E ha aggiunto: “Spero che rimangano indipendenti e con base in Italia”.