(Teleborsa) – Diecimila gelaterie e un fatturato complessivo stimato, per il 2019, in tre miliardi di euro. Sono questi i numeri del grande business del gelato artigianale italiano secondo un’indagine di CNA Agroalimentare condotta tra gli iscritti alla Confederazione. Dopo una primavera dal sapore autunnale, a far impennare i costumi – trainando la produzione e di conseguenza il fatturato verso, e magari oltre, il muro dei tre miliardi – secondo la ricerca, sarà la prospettiva di una lunga e calda estate.
Se, a fine anno, le previsioni dovessero avverarsi ciò rappresenterebbe una conferma del trend di crescita di questo mercato che viaggia ormai a un ritmo del 10 per cento annuo. Nel 2018 il giro d’affari del gelato artigianale italiano si è, infatti, fermato a quota 2,7 miliardi di euro.
A beneficiare di questo incremento sarà l’intera filiera agro-alimentare, grazie al previsto acquisto di circa 240mila tonnellate di latte, 70mila tonnellate di zucchero, 23mila tonnellate di frutta fresca e 32mila tonnellate di altri prodotti, che – grazie alla domanda di gusti sempre più ricercati e di qualità – sono spesso eccellenze tricolori, quali il pistacchio di Bronte e le nocciole di Piemonte, Lazio e Campania, le mandorle siciliane e i limoni delle Costiere sorrentina e amalfitana. Ma, dalle macchine alle vetrine, il gelato italiano, nel nostro Paese, trascina al successo anche altri settori. A primeggiare nel settore della produzione di macchine per realizzare gelati sono, infatti, 13 industrie italiane che, assieme, valgono i nove decimi del mercato mondiale, un giro d’affari di circa 250 milioni l’anno. Stesso primato nella produzione di vetrine: le prime dieci imprese italiane registrano un fatturato aggregato superiore ai 300 milioni.
Con centomila gelaterie specializzate aperte da un capo all’altro del pianeta, cinquecentomila addetti e un fatturato mondiale di circa 17 miliardi di euro, il gelato artigianale si conferma un alimento globale. La sua continua crescita, negli anni, è stata favorita dalla patente di prodotto salutare (anche se ovviamente ciò vale solo nei casi in cui venga realizzato con materie prime di qualità) da mangiare tutto l’anno e a tutte le ore del giorno, anche come sostituto di un pasto.
Se l’Europa continua a primeggiare in questo settore con 9 miliardi di giro d’affari, 60mila gelaterie in attività e 300mila addetti, il predominio del Vecchio Continente è insidiato dal consistente incremento registrato in Asia e nelle Americhe.
Disaggregando il dato europeo, l’Italia è in cima al podio, seguita da Germania (che solo pochi anni fa deteneva il primato con oltre 9mila esercizi), Francia (4mila), Spagna (2mila) e Polonia (1800).