(Teleborsa) – Ford ha annunciato un drastico ridimensionamento delle attività nel Vecchio Continente. Entro la fine del 2020 il Gruppo automobilistico statunitense taglierà 12mila posti di lavoro e ha annunciato la chiusura di 6 dei 24 impianti presenti in Europa.
Il Paese più colpito dalla ristrutturazione sarà la Germania con i 5.400 esuberi già annunciati. Non va meglio nel Regno Unito dove vi sarà una perdita di 3000 posti di lavoro. Un taglio sul quale ha pesato l’effetto Brexit e il calo della produzione di auto che, negli ultimi 12 mesi, si è ridotta del 15,5%. Complessivamente la casa automobilistica statunitense ha messo fine alla produzione in tre fabbriche in Russia, sta chiudendo stabilimenti in Francia e Galles e tagliando i turni negli impianti di Saarlouis, in Germania, e a Valencia, in Spagna. A chiudere i battenti entro la fine dell’anno saranno, inoltre, i quartieri generali di Ford of Britain e Ford Credit Europe.
L’obiettivo di Ford è concentrarsi su un nuovo modello di business nell’area, privilegiando l’import di auto passeggeri e producendo in loco i veicoli commerciali a più alto margine. “Ford sarà più mirata in Europa, in linea con la strategia adottata a livello mondiale di generare maggiori utili tramite l’attenzione alle esigenze dei consumatori e una struttura snella e agile”, ha spiegato Stuart Rowley, presidente delle attività europee di Ford. Il nuovo modello operativo europeo e la conseguente organizzazione che prevede tre nuovi gruppi di business –Veicoli Commerciali (Cv), Veicoli Passeggeri (PV) e Importazioni – saranno in vigore dal primo luglio.
“I tagli e la chiusura di impianti sono le decisioni più difficili da assumere e, riconoscendo l’effetto che avranno sulle comunità interessate, stiamo offrendo il nostro appoggio per alleviare l’impatto” ha affermato Rowley annunciando, allo stesso tempo, la volontà della casa automobilistica di dedicarsi maggiormente alle tecnologie che stanno rivoluzionando l’industria automobilistica, dalle auto autonome all’elettrico. “Il nostro futuro affonda la sue radici nell’elettrificazione”, ha detto Rowley sottolineando che Ford sta introducendo l’opzione elettrica per molti modelli nel suo portafoglio “offrendo così alternative accessibili, divertenti da guidare, più economiche e rispettose dell’ambiente”.
Alla base dei tagli vi è, tuttavia, l’attuale contesto economico europeo nel quale le vendite di auto hanno subìto una brusca frenata. Secondo l’associazione dei costruttori europei, Acea, quest’anno in Europa saranno vendute circa 15 milioni di vetture, ovvero l’1% in meno rispetto al 2018.