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Fiducia consumatori e imprese in recupero, ma quadro resta a macchia di leopardo

(Teleborsa) – Recupera il morale di consumatori e imprese. Lo ha confermato l’ISTAT questa mattina, pubblicando il consueto dato mensile. Un miglioramento che, sul fronte imprese, non coinvolge tutti i settori economici e lascia fuori quello manifatturiero. Lo segnala l’Ufficio Studi di , aggiungendo che “sul manifatturiero continua a pesare l’incertezza sul commercio internazionale”.

Per Paolo Mameli, senior economist dell’ufficio studi della banca, i “dati sono misti, ma, nel complesso, superiori alle attese“. Il miglioramento del sentiment dei consumatori – segnala – “potrebbe essere il risultato dell’accordo trovato dal governo con la UE per evitare una procedura europea per deficit eccessivo, mentre “il settore manifatturiero appare colpito da uno shock idiosincratico (come l’ha definito Draghi ieri), in Italia come altrove.

“Il nostro intervallo di previsione per il PIL del 2° trimestre – segnala Mameli – è tra zero e -0,1% t/t. Per la seconda metà dell’anno ci aspettiamo un ritorno alla crescita, ma su ritmi assai moderati (0,1% t/t)”.

Quanto a Conferercenti, afferma che “l’estate porta uno spiraglio d’ottimismo, la ventata però non coinvolge il commercio di vicinato, dato che a luglio l’indice di fiducia dei negozi segna un arretramento di quasi mezzo punto, in controtendenza con il miglioramento registrato dalla Grande distribuzione“.

“La ripresa complessiva – evidenzia- al di là delle PMI del commercio, è un segnale positivo, ma per entrambe le voci si registra un andamento ondivago. Cogliamo le aperture che ci vengono segnalate, anche se si tratterà di capire se queste tendenze a favore si consolideranno nei prossimi mesi con la prossima legge di bilancio, grazie a politiche più mirate anche per il commercio di vicinato, dato che risulta come la crisi dei negozi sia diventata strutturale”.

Confcommercio si dice soddisfatta dai dati ISTAT, dichiarando che “questo rappresenta un segnale positivo che potrebbe preludere a un terzo trimestre lievemente meno asfittico e resta valida la previsione di crescita per l’anno in corso”. Per l’associazione dei commercianti “è importante che questi spunti di recupero della fiducia non vengano vanificati, nella prossima sessione di bilancio, da interventi quali l’aumento dell’IVA che attraverso una contrazione del potere d’acquisto porterebbero le famiglie a comportamenti ancora più prudenti in materia di consumi”.

In controtendenza Federconsumatori, secondo cui “i dati non corrispondono al vero clima che prevale nel Paese. Il dato dimostra un andamento instabile, il dato ora risulta in crescita, ma il mese scorso risultava in diminuzione“. “I grandi proclami politici – prosegue l’associazione- sono rimasti tali, non traducendosi in interventi efficaci per migliorare la qualità della vita e le condizioni economiche dei cittadini. Non ci sono motivi per rallegrarsi, l’attuale situazione sociale, politica ed economica non lascia spazio a scenari positivi“. Ha parlato anche il Presidente Emilio Viafora, secondo cui “le famiglie hanno bisogno di risposte ai problemi quotidiani e di interventi per invertire una spirale che si fa ogni giorno meno sostenibile”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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