(Teleborsa) – “Dare to imagine”: la Ferrari spinge sull’acceleratore e questa volta, ha “osato immaginare” addirittura la supercar del futuro, la prima ibrida di serie che nessun costruttore aveva ancora realizzato.
Si chiama SF90 Stradale ed è stata appoggiata per la prima volta sull’asfalto della pista di Fiorano, a simboleggiare quanta ingegneria della Formula 1 è contenuta nel nuovo bolide, il più veloce di sempre, in grado di raggiungere i 100 km orari in 2,5 secondi ma anche di viaggiare per 25 km con il solo motore elettrico.
SULLA VIA DELLA SOSTENIBILITA’ – “E’ una pietra miliare della storia della Ferrari”: queste la parole del CEO del Cavallino, Louis Camilleri: “un assoluto concentrato di bellezza e tecnologia in grado di regalare performance eccezionali e piacere di guida, che rappresenta solo una parte del nostro percorso in direzione della sostenibilità”.
Dal reparto della Scuderia Ferrari la nuova SF90 Stradale ha “rubato” tanto, a partire dal volante, quasi identico a quello usato in pista da Sebastian Vettel e Charles Leclerc, completamente touch per governare l’80% delle funzioni del veicolo; cruscotto ideato per “tenere sempre le mani sul volante e gli occhi sulla strada”.
Ma la novità assoluta per una supercar è il motore endotermico turbo a V di 90° in grado di erogare 780 cavalli, la potenza più alta mai raggiunta da un 8 cilindri nella storia della Ferrari. I restanti 220 cavalli sono forniti da tre motori elettrici, uno al posteriore, che deriva dall’applicazione in Formula 1, e due sull’assale anteriore.
IN ARRIVO NUOVI MODELLI – La SF90 Stradale “è il secondo dei cinque nuovi modelli che presenteremo quest’anno – ha proseguito Camilleri anticipando le mosse del “Cavallino”, intento a proseguire la sua corsa: “un numero di lanci che non ha precedenti nella nostra storia, che permette alla Ferrari di schierare la gamma più ampia e completa di sempre e di continuare a sorprendere e fare felici i nostri clienti”.
LA “SCUOLA” FERRARI: LEGGERE E ANTICIPARE I TEMPI, LA LEZIONE DI ENZO FERRARI – Cinque nuovi modelli, dunque, il segnale di una “profonda accelerazione” che la Ferrari ha deciso di attuare per “leggere i tempi e anticiparli”, una delle grandi lezioni di Enzo Ferrari perchè “stare fermi in attesa che le cose succedano non è un’opzione presa in considerazione a Maranello”, ha continuato il CEO.
PASSATO, PRESENTE E FUTURO – Una visione ad ampio raggio che parte dal passato, attraversa il presente e si proietta al futuro. “Abbiamo la fortuna di lavorare per un’azienda che ovunque è considerata un gioiello da imitare e dobbiamo fare in modo di sostenere e garantire la sua costante crescita, con investimenti non solo economici ma anche umani e intellettuali – ha proseguito Camilleri. E non di anno in anno, o su base quinquennale, ma con programmi che abbiamo come traguardo i prossimi 10, 20 o 30 anni”.
LA “MACCHINA” DEL FUTURO – Perchè, ha concluso, “la forza di questo brand è un valore che unisce passato, presente e futuro. E sono certo che se oggi potessimo avere a disposizione una Ferrari in grado di viaggiare nel tempo – non dubitate: prima o poi qualcuno dei nostri ingegneri troverà il modo”.