(Teleborsa) – Fari puntati su Jerome Powell, numero uno della Federal Reserve che è tornato a parlare da Zurigo nel giorno in cui è arrivato via twitter l’ennesimo attacco targato Donald Trump: “La Fed dovrebbe tagliare i tassi di interesse. Li hanno alzati troppo presto e ridotti troppo tardi. Dove ho trovato questo Jerome?”, ha scritto.
Powell, senza scendere nel campo delle polemiche, rassicura sulla tenuta dell’economia americana – che “continua a registrare buone performance e l’outlook è favorevole”, pur essendoci “rischi significativi” – e ribadisce la volontà dell’istituto centrale di sostenerne la crescita, mandando un messaggio piuttosto chiaro: “La Fed non prevede una recessione”.
Parole che precedono il silenzio prima delle riunioni di politica monetaria della Banca centrale che sembrano, però, mettere ancora la Fed sulla strada che porta a possibili ulteriori stimoli. Prossima riunione in programma il prossimo 17-18 settembre, una settimana dopo quella – attesissima – della Bce.