(Teleborsa) – La vicenda ex Ilva si complica sempre più. Al momento è in corso al Mise il vertice tra sindacati e i vertici di ArcelorMittal Italia, che ha già depositato in Tribunale a Milano le carte per chiedere il recesso dal contratto d’affitto dello stabilimento tarantino, cosa che ha portato la Procura di Milano ad avviare un’indagine.
Le prime notizie che arrivano dal tavolo delle trattative vedono una presa di posizione del governo per tramite del ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, che avrebbe detto all’azienda che il Governo non riconosce ci sia oggi un diritto di recesso per ArcelorMittal.
Anche la battaglia legale rischia di complicarsi dopo che i legali dei commissari dell’ex Ilva hanno depositato il ricorso cautelare e d’urgenza, ex articolo 700, contro la causa promossa dal gruppo siderurgico per il recesso del contratto d’affitto.
“Lo Stato non permetterà che l’azienda fermi tutto col rischio di compromettere gli impianti. Mittal torni al tavolo, per salvare produzione, lavoro e ambiente”, ha aggiunto da Twitter il ministro per il Sud, Peppe Provenzano.
Nel frattempo, la città di Taranto potrebbero subìre le conseguenze dello spegnimento dei forni. “Le operazioni tecniche necessarie alla sospensione potrebbero comportare fasi transitorie con possibili emissioni visibili e possibile accensione delle torce dello stabilimento siderurgico”, si legge in una lettera inviata da ArcelorMittal ai ministeri dell’Ambiente e dell’Interno, a Ispra, Regione Puglia, Comune di Taranto, Ilva in as, Arpa, al custode giudiziario degli impianti, ai comuni dell’area a rischio.
Nella nota l’azienda conferma che entro il “4 dicembre 2019 sarà completata la retrocessione dei Rami d’azienda” ma precisa che “a valle della restituzione degli impianti, ogni decisione circa la prosecuzione dell’allegato programma, spetterà unicamente alle società concedenti”. Viene anche spiegato che “in considerazione della connessione tecnica esistente tra lo stabilimento siderurgico dl Taranto e la centrale elettrica di ArcelorMittal Italy Energy Srl alimentata a gas siderurgici, le attività di sospensione impatteranno, inevitabilmente, anche sulle attività della centrale, che dovranno essere in parte sospese“.