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Euroconsumers chiede chiarezza su Libra

(Teleborsa) – Una chiarezza più che lecita, quella richiesta da Euroconsumers riguardo Libra, la nuova criptovaluta che dovrebbe diventare realtà dal 2020 promossa da Facebook e creata da Mark Zuckerberg. Dopo l’annuncio, sono suscitati molti dubbi e domande sui contorni di un’operazione così audace, che vuole cambiare lo scenario del mondo dei pagamenti.

Libra, come dichiarato da Zuckerberg, si prefissa un raggiungimento di circa 1,7 miliardi di persone “unbanked” presenti nel mondo. La Federal Reserve ha annunciato che non è pensabile che il progetto possa andare avanti senza chiarimenti su privacy, riciclaggio, protezione dei consumatori e stabilità finanziaria. Euroconsumers ha deciso di formalizzare in 10 domande le maggiori criticità su cui è necessario fare chiarezza, con l’obiettivo di tenere accesa l’attenzione sull’anello debole di questa operazione, ovvero il consumatore che si ritrova esposto a rischi.

Di seguito, le 10 domande:

1. Quali saranno i costi per usare Libra e come sarà garantita la sicurezza delle transazioni?

2. Cosa succederà se il profilo di un utente viene hackerato?

3. Sarà legale commerciare in Libra?

4. In che modo Facebook proteggerà i consumatori da potenziali attività di riciclaggio di denaro sporco?

5. Ci saranno rischi di frodi fiscali?

6. Libra si adeguerà alla legislazione europea a tutela dei consumatori?

7. Le Autorità saranno in grado di sorvegliare Libra e garantirne un uso sicuro da parte dei consumatori?

8. Come impatterà Libra sulla concorrenza e sulle scelte dei consumatori?

9. Potremo fidarci di come saranno utilizzati i nostri dati? Facebook afferma che non utilizzerà le informazioni finanziarie contenute nel portafoglio digitale di Calibra per il targeting degli annunci, a meno che i consumatori non prestino il loro consenso. Tuttavia, sappiamo bene come Facebook tracci massivamente e senza adeguata informazione i dati dei consumatori, tanto che Euroconsumers ha promosso quattro class action contro il colosso di Menlo Park per l’uso scorretto dei dati personali. Abbiamo raccolto finora raccolto più di 250mila pre adesioni, quasi 100mila solo in Italia, e aspettiamo il giusto risarcimento per i consumatori. Nel caso di Libra la posta in gioco è ancora più alta: Facebook avrà a disposizione un ampio database degli utenti che la utilizzano e potrebbe essere in grado di collegare le transazioni ai singoli individui.

10. Dove avranno sede Calibra e Libra?

Marco Pierani, direttore Public Affairs e Media Relations per Euroconsumers ha dichiarato che “diamo a Facebook il beneficio del dubbio, ma chiediamo di essere rassicurati con prove concrete e con le necessarie garanzie che il progetto Libra sia finalizzato al beneficio dei consumatori e all’innovazione e se così fosse siamo pronti a far parte della Fondazione Libra, rappresentando tutti i consumatori”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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