(Teleborsa) – ETR 700 Trenitalia, livrea Frecciargento: velocità massima 250 Km/h, 8 vetture, 500 passeggeri per 3 livelli di servizio (Business (150), Premium (50) e Standard (300) con zona Bistrot nella vettura numero 3. Da domenica 9 giugno, con l’orario estivo 2019, in servizio da Milano ad Ancona con due coppie di elettrotreni tutti giorni, per il momento in sostituzione di altrettanti Frecciabianca, impegnando da Milano a Bologna la tradizionale linea storica con fermate a Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena.
Nella fase di pre esercizio, l’ETR 700 esemplare numero 10 aveva compiuto la prima corsa sulla linea Alta Velocità da Milano Centrale a Bologna la sera di lunedì 4 febbraio 2019 con ritorno, dopo una breve sosta nel capoluogo felsineo, nella stazione milanese di Lambrate. Poi un programma decisamente fitto di corse, il più delle volte in partenza da Milano, inizialmente con destinazione Pescara, per “provare” parte del percorso dei primi Frecciargento di linea, che, come oramai stabilito, da Milano raggiungeranno, dopo una prima fase limitata ad Ancona, in seguito Bari, Brindisi e Lecce lungo l’intera linea adriatica, transitando, una volta superata Bologna, per Rimini, Ancora, Pescara e Foggia.
Gli ETR 700, costruiti da AnsaldoBreda di Pistoia tra il 2007 e il 2012 per le ferrovie di Olanda e Belgio, sono stati protagonisti di una travagliata vicenda prima che il Gruppo FS, una volta tornati nella disponibilità del costruttore italiano, decidesse di acquisire 17 dei 19 elettrotreni costruiti col nome di V250 Fyra. Per diverso tempo, nonostante lo stretto riserbo del Gruppo FS e di Trenitalia, era sembrato certo che gli ex Fyra, rinominati ETR 700, avrebbero viaggiato in livrea Frecciarossa, cominciando dalla trasversale Torino-Milano-Brescia-Verona-Padova-Venezia. Ma l’AD e DG del Gruppo FS, Gianfranco Battisti, proprio in virtù della velocità massima di 250 Km/h ha deciso per la classificazione Frecciargento, riservando al brand Frecciarossa i convogi da 300 all’ora e più.
In servizio inizialmente nei due Paesi del Nord Europa dal dicembre 2012, i Fyra vennero presto ritirati a causa di problemi tecnici riscontrati dalle compagnie ferroviarie acquirenti. Ne nacque un contenzioso che si concluse con la restituzione degli elettrotreni ad AnsaldoBreda. Accurate verifiche e accertamenti stabilirono che gli “inconvenienti” registrati durante il breve utilizzo in Belgio e Olanda erano dovuti a “negligenze” dei macchinisti incaricati della condotta che in presenza di condizioni meteorologiche proibitive non avevano rispettato le prescrizioni del costruttore per simili situazioni.
Revisionati e sottoposti a diverse modifiche migliorative nello stabilimento di Pistoia nel frattempo divenuto di proprietà di Hitachi Rail Italy che nel 2015 aveva rilevato AnsaldoBreda dal Gruppo Finmeccanica, i Fyra sono stati acquisiti in blocco da Trenitalia a “prezzo competitivo”, battendo sul tempo diversi “concorrenti” che si erano fatti avanti per acquistare i 17 elettrotreni, la maggior parte dei quali praticamente nuovi, a “zero chilometri”.
Poi, dopo attenta valutazione soprattutto dal punto di vista tecnico e della sicurezza, Trenitalia stabilì che questi convogli, praticamente nuovi rispondessero alle proprie necessità. Il primo ETR 700 “rivisitato e completo”, cioè modificato per consentire il servizio sulla rete italiana e rinnovato, aveva lasciato lo stabilimento Hitachi Rail di via Ciliegiole, a Pistoia, all’inizio inizio di settembre 2017 per l’ultima parte delle prove di omologazione.