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Eni, intesa con SNDP per coltivazione ricino come biocarburante in Tunisia

(Teleborsa) – e SNDP (Societè National de Distribution des Petroles AGIL) anno firmato oggi un Memorandum of Understanding presso il Ministero dell’Industria del Governo Tunisino, alla presenza del Ministro dell’Industria Selim Feriani.

Il memorandum ha l’obiettivo di instaurare una collaborazione, attraverso una società congiunta, per la coltivazione del ricino a livello semi industriale finalizzata alla generazione di biocarburanti sostenibili, avviata già da Eni in via sperimentale nell’area di Gafsa.

L’accordo è stato siglato dal Presidente e Direttore Generale di SNDP, Nabil Zmida, e dal Chief Refining and Marketing Officer di Eni, Giuseppe Ricci.

Si tratterà del primo caso al mondo di coltivazione semi-industriale non alimentare in area predesertica dedicata alla generazione di biocarburanti sostenibili, che renderà disponibile olio vegetale a basso impatto ambientale per la sostituzione progressiva dell’olio di palma, il cui phase out è stato deciso a livello comunitario al 2030.

La sperimentazione effettuata a Gafsa ha coinvolto l’Università di Catania (Dipartimento di Agraricoltura Alimentazione e Ambiente) per tutti gli aspetti legati alla produttività delle piante, il Technopolo Borj Cedria di Tunisi sugli aspetti geologici della coltivazione e sulla sua sostenibilità insieme alla ricerca Eni.

Il ricino è una pianta autoctona della Tunisia molto resistente al clima caldo e secco delle zone interessate, con resistenza alle acque medio saline disponibili nelle falde acquifere di media profondità interessate. Lo sviluppo di coltivazioni di ricino in zone predesertiche, oltre a creare una barriera alla desertificazione incalzante con la creazione di un microclima meno estremo, rappresenta un’occasione di sviluppo locale per la creazione di una filiera agro-energetica sostenibile.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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