(Teleborsa) – Nella giornata di oggi, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente ha comunicato l’aggiornamento delle tariffe di energia elettrica e gas relative al I trimestre 2020: -5,4% per la luce e +0,8% per il gas. Alla luce di tale andamento una famiglia-tipo sosterrà, per l’elettricità nell’anno scorrevole (tra il 1° aprile 2019 e il 31 marzo 2020) una spesa di 544,20 euro per l’energia elettrica e di circa 1.040 euro per il gas.
“Importi che, nonostante la riduzione del costo dell’energia elettrica, risultano proibitivi per molte famiglie: a dimostrarlo è proprio il dato che vede la crescita del fenomeno della povertà e della vulnerabilità energetica nel nostro Paese”. Lo scrive Federconsumatori in una nota.
“A destare ancora più preoccupazione e disappunto in merito a tali costi – prosegue la nota – contribuiscono due elementi all’ordine del giorno del dibattito politico: il permanere della forte incidenza degli oneri di sistema, ormai composti in larga parte da voci desuete e inique; l’abolizione del mercato tutelato a partire da gennaio 2022″, passaggio delicatissimo, rispetto al quale Federconsumatori torna a ribadire la necessità di “misure indispensabili e improrogabili per prepararsi a tale passo e “sanare” un mercato libero ancora caratterizzato da criticità, scarsa concorrenza, mancata trasparenza.
In tal senso, conclude la nota, “è necessario predisporre tutti i provvedimenti utili a garantire che i cittadini non vengano penalizzati da tale passaggio”.
UNC: NEL COMPLESSO RISPARMIO DI 22 EURO L’ANNO Secondo lo studio dell’Unione Nazionale Consumatori – dopo l’aggiornamento trimestrale delle tariffe – “per una famiglia tipo significa pagare nel 2020 (non, quindi, secondo l’anno scorrevole, ma dal 1 gennaio 2020 al 31 dicembre 2020, nell’ipotesi di prezzi costanti), 30,5 euro in meno per la luce e 8,50 euro in più per il gas. Un risparmio complessivo pari, quindi, a 22 euro”.
“Ottima notizia. Una dimostrazione del buon funzionamento del mercato di tutela e di come sia stato quanto mai opportuno rinviare la sua fine dal 1 luglio 2020 al 1 gennaio 2022″, sottolinea Vignola dell’Unione Nazionale Consumatori.
Codacons soddisfatta a metà – Bene il calo della luce, ma l’incremento del +0,8% per il gas avrà impatti sulle tasche delle famiglie, considerando che il rialzo avviene nel periodo in cui sono maggiori i consumi. Lo afferma l’associazione, commentando l’aggiornamento trimestrale delle tariffe deciso da Arera.
“L’aumento del gas che scatterà dal primo gennaio fa seguito al rincaro del +3,9% registrato nello scorso trimestre, e aggraverà la spesa delle famiglie considerando i maggiori consumi legati ai riscaldamenti delle case – spiega il Presidente Carlo Rienzi.
“Rimane inoltre irrisolta – sottolinea Rienzi – la questione dell’eccessiva tassazione sull’energia: a partire dal prossimo anno su ogni bolletta del gas gli italiani pagheranno il 42,66% di imposte e oneri vari (34,4% per la luce), una tassazione che non ha eguali in Europa, a dimostrazione che non è stato fatto abbastanza per alleggerire la pressione fiscale sull’energia, che rappresenta un bene primario e irrinunciabile”.
(Foto: © sashkin7 | 123RF)