(Teleborsa) – Eni e Synhelion, spin-off del Politecnico di Zurigo, hanno annunciato la produzione di un combustibile a basse emissioni da fonti energetiche rinnovabili che, secondo i dati preliminari, porterà a una riduzione di oltre il 50 % delle emissioni legate alla produzione del metanolo per via convenzionale. Alla base vi è lo sviluppo di una tecnologia innovativa che prevede la produzione di metanolo a partire da anidride carbonica (CO2), acqua e metano, tramite un processo ad alte temperature raggiunte con l’impiego di energia solare.
Avviata nell’ambito della strategia Eni di decarbonizzazione del proprio ciclo produttivo – con riduzione di gas climalteranti, in linea con gli obiettivi presi dall’azienda nell’ambito dell’accordo sul clima sottoscritto a Parigi al termine della COP21 di dicembre 2015 – la produzione di metanolo da energia rinnovabile permetterà a Eni di raggiungere il duplice obiettivo di riduzione delle emissioni e di utilizzo dell’anidride carbonica come materia prima. La CO2 verrà, infatti, trasformata da materiale di scarto dei processi industriali a elemento chiave nel ciclo produttivo del combustibile.
“Eni – fanno sapere dalla società – ritiene fondamentale l’impegno per migliorare e adeguare i futuri bisogni energetici mondiali attraverso un network di collaborazioni con Atenei, centri di ricerca di eccellenza e imprese innovative come Synhelion nell’ottica di un futuro low carbon. Fino ad oggi – conclude la nota – la ricerca Eni a portato alla realizzazione di 7.300 brevetti ed all’avviamento di oltre 350 progetti”.