(Teleborsa) – L’Italia è leader in Europa per indice complessivo di economia circolare – ovvero il valore attribuito secondo il grado di uso efficiente delle risorse, utilizzo di materie prime seconde e innovazione nelle categorie produzione, consumo, gestione rifiuti – davanti a Regno Unito, Germania, Francia e Spagna. A dirlo il “Rapporto nazionale sull’economia circolare in Italia 2019″, realizzato dal Circular Economy Network ed ENEA e presentato durante la Conferenza nazionale sull’Economia Circolare. Decisamente una buona notizia, sulla scia della quale deve proseguire a passo di carica la nostra corsa verso i traguardi della circolarità con gli altri grandi Paesi che ci tallonano da vicino, prendendo slancio e forza anche grazie al nuovo pacchetto di direttive approvato di recente.
L’Italia quest’anno raccoglie 103 punti: in confronto alle valutazioni 2018, conquista 1 punto in più (l’anno scorso infatti l’indice complessivo di circolarità era 102), mentre ci sono Paesi che hanno messo a segno performance più grintose: la Francia, per esempio, che aveva totalizzato 80 punti ne ha aggiunti 7. Fa ancora meglio la Spagna che scala la classifica partendo dai 68 punti dello scorso anno e guadagnandone ben 13.
Un primato, il nostro, di cui andare fieri – reso possibile dalle imprese italiane di una filiera green che ha assunto, sempre di più, un ruolo di riferimento nel panorama internazionale – che non solo va difeso ma anche migliorato. Mai come oggi, infatti, si fa un gran parlare di Green New Deal ma “serve cambiare marcia, in tutto il mondo”. Questo il messaggio forte che parte oggi, martedì 5 novembre a venerdì 8 alla Fiera di Rimini, dove Italian Exhibition Group (IEG) organizza la grande piattaforma fieristica europea dedicata alla circular economy.
Occupando tutti i 129.000 mq del quartiere, 1300 imprese da 30 Paesi animeranno la 23esima edizione di Ecomondo, l’evento leader europeo della circular e green economy. In contemporanea, si svolgeranno anche Key Energy, il salone delle energie rinnovabili e il biennale Sal.Ve, salone del veicolo per l’ecologia. Quest’anno una bella novità: si aggiunge la prima edizione di DPE – Distributed Power Europe, l’evento dedicato alla power generation.
Si parte ufficialmente alle 10.30 con l’inaugurazione in hall sud e il taglio del nastro, affidato a Sergio Costa, Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, insieme al quale saranno presenti il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Riccardo Fraccaro, l’Assessore alle politiche ambientali della Regione Emilia-Romagna, Paola Gazzolo, l’Assessore all’ambiente del Comune di Rimini, Anna Montini e il Presidente di Italian Exhibition Group, Lorenzo Cagnoni.
A seguire, gli Stati Generali della Green Economy, quest’anno dal titolo Green New Deal e sfida climatica: obiettivi e percorso al 2030 da dove scaturiranno idee e proposte per sostenere e dare forza ad un cambiamento che potrebbe portare in pochi anni in Italia circa 200 miliardi di nuovi investimenti e oltre 800mila posti di lavoro, e per affrontare la crisi climatica e raggiungere così gli obiettivi dell’Accordo di Parigi riducendo le emissioni di gas serra entro il 2030.