(Teleborsa) – “Le Banche centrali devono essere innanzitutto chiare nelle loro valutazione sull’economia reale e, secondo, preparare i loro strumenti di intervento coerentemente con il loro mandato“.
Sono le parole dell’ex presidente della Bce, Mario Draghi, nel suo intervento alla cerimonia di saluto al componente del Comitato esecutivo Benoît Cœuré, giunto a fine mandato. “Con queste due condizioni il mercato – assicura Draghi – le seguirà, sarà stato ‘reclutato’ dalle Banche centrali e sarà un alleato chiave” nell’aiutarle a perseguire i loro obiettivi.
Nel ringraziare Cœuré per il suo lavoro, Draghi ha ricordato come dopo la crisi del 2008 “a volte l’irreversibilità dell’euro non veniva più data per scontata“, mentre “la capacità della Bce di assicurare la stabilità dei prezzi veniva messa alla prova“.
Proprio l’economista francese ha avuto un ruolo chiave nell’affiancare Draghi nell’elaborazione di alcuni strumenti chiave per superare queste fasi, come lo scudo antispread Omt e l’attuazione del programma di acquisti di titoli di Stato (Qe). “Sono fiducioso che queste circostanze eccezionali sono consegnate al passato“, ha concluso l’ex presidente della Bce.