(Teleborsa) – Un piano di riduzione del debito che sia “credibile” e una bocciatura netta dei minibot. Così Mario Draghi commenta i problemi principali della situazione italiana dopo la lettera per la procedura d’infrazione per debito eccessivo.
Intervenuto in conferenza stampa per illustrare le decisioni di politica monetaria, il presidente della BCE ha chiarito che “prima di una eventuale procedura di infrazione il governo italiano produrrà un piano a medio termine per ridurre il rapporto debito/PIL” e che “all’Italia non è stato chiesto un calo rapido di questo rapporto”. Quello che più conta è che il piano del governo “deve essere comunque credibile” perché verrà “misurato sui piani e sulle azioni che seguiranno”.
In merito alla mozione approvata alla Camera sui minibot, Draghi ha poi ricordato di aver già risposto in passato sulla questione. “O sono valuta, e quindi sono illegali, o sono debito, e fanno salire lo stock”, quindi il debito. “Non credo ci sia una terza possibilità“, ha detto il numero uno della BCE. “La lettura che le persone e i mercati danno di questi minibot non sembra essere molto positiva”
Per Draghi, le raccomandazioni per i singoli paesi definite dalla Commissione Europea sono un “avviso importante” e “tutti i paesi dovrebbero intensificare gli sforzi per conseguire una composizione delle finanze pubbliche più favorevole alla crescita”, anche perché i tempi sono cambiati e le “condizioni attuali non sono paragonabili” a quelle del luglio 2012 quando dichiarò di essere pronto a fare qualsiasi cosa pur di salvare la stabilità economica.
Il momento del “Whatever it takes” è dunque passato. “Oggi – elenca Draghi – abbiamo il tasso di disoccupazione più basso da moltissimi anni e abbiamo registrato una crescita dell’occupazione e un aumento delle retribuzioni. Certo dobbiamo essere preparati e peraltro oggi il Consiglio direttivo ha riconosciuto che i rischi si stanno prolungando e sono in un certo senso aumentati. Ma è stata anche affermata chiaramente la disponibilità a intervenire rapidamente” con tutti gli strumenti a disposizione della BCE.