(Teleborsa) – Il piano di ristrutturazione annunciato da sembra proprio non essere piaciuto al mercato. Sulla piazza di Francoforte si registrano ancora vendite sulle azioni della banca tedesca (-4,10%), depresse anche la vigilia sulla comunicazione dei dettagli dell’operazione che prevede il taglio di 18 mila posti di lavoro e un costo di di 7,4 miliardi di euro. Secondo le stime fornite dalla banca il secondo trimestre di quest’anno si chiuderà con una perdita di 2,8 miliardi di euro e l’intero 2019 con conti in rosso.
Sembra che l’Italia sia per il momento tagliata fuori dai licenziamenti. In una lettera inviata ai dipendenti italiani, riportata da Il Sole 24 Ore, Flavio Valeri, chief country officer di Deutsche Bank, ha scritto che l’Italia è a “tutti gli effetti ‘core business’, e per questo non dovrebbe rientrare nei grandi tagli. In Italia conta 3600 dipendenti, più di 600 punti vendita e 1200 consulenti finanziari per svolgere attività di banca tradizionale, focalizzata su PMI e famiglie. L’Italia è il primo mercato europeo per Deutsche Bank al di fuori dalla Germania”.