(Teleborsa) – La crescita italiana si attesterà il prossimo anno al +0,6%, per poi crescere all’1% nel 2021 e nel 2022. Nel 2019 il PIL si attesterà allo 0,1%. Il deficit-PIL è fissato nel 2020 al 2,2%, per poi scendere all’1,8% nel 2021 e all’1,4% nel 2022. Nel 2019 il disavanzo si attesta al 2,2% del PIL. E’ quanto si legge nella Nota di aggiornamento al Def in entrata al Consiglio dei ministri.
Il debito/PIL programmatico è stimato al 135,7% nell’anno in corso.
“Il nuovo Governo si pone l’obiettivo di rilanciare la crescita assicurando allo stesso tempo l’equilibrio dei conti pubblici e una partecipazione propositiva al progetto europeo”, sottolineano il premier Giuseppe Conte e il ministro, Giovanni Gualtieri, nella premessa. “Le linee di politica economica saranno volte a rafforzare la congiuntura così come ad aumentare il potenziale di crescita dell`economia italiana, che da almeno due decenni soffre di una bassa dinamica della produttività e di una altrettanto insoddisfacente crescita demografica”, aggiungono.