(Teleborsa) – All’indomani dell’invio della lettera indirizzata dalla Commissione Europea al nostro Paese per via del debito, il Vicepremier Salvini ostentava sicurezza sulla risposta: alla lettera dell’Ue “risponderemo educatamente spiegando che compiti li abbiamo fatti. E se ci rimprovera che non va bene, noi diciamo che quest’anno lo Stato sta incassando di più, l’economia è ripartita grazie agli imprenditori e alcune misure di questo Governo come Quota 100. Ma io dico, nessun aumento dell’Iva. Noi siamo al Governo per ridurre le tasse non per aumentarle”, aveva detto il Ministro dell’Interno.
Al di là delle dichiarazioni, però, la strada sembra segnata e le indiscrezioni, sempre più insistenti, lasciano prevedere che salvo sorprese – al momento poco quotate – l’esecutivo comunitario spingerà per l’avvio della procedura d’infrazione, che in ultima analisi dipenderà dal Consiglio, calendario alla mano, in luglio.
Oggi, mercoledì 5 giugno, i 28 componenti dell’esecutivo Juncker dovranno dare il via libera al rapporto sul debito che, di riflesso, giustificherà la procedura. Una mossa che potrebbe finire per dare l’ultima spallata all’esecutivo gialloverde già in difficoltà e dalle parti di Bruxelles ci si interroga sulle possibili ripercussioni politiche.
EFFETTO BOOMERANG – Attorno al tavolo ci sono diverse scuole di pensiero e secondo i rumors dell’ultima ora tra i commissari c’è chi vuole scongiurare il rischio di finire sul banco degli imputati con l’accusa di aver “tramato” per mettere i bastoni tra le ruote al Governo, con Salvini pronto ad attaccare, traendo forza dal braccio di ferro con l’UE che ad oggi ha premiato il Leader del Carroccio.
Per questo Bruxelles ribadirà con forza la sua apertura al “dialogo” con Roma, per dimostrare in concreto di non avere alcun pregiudizio.
La procedura per debito eccessivo, mai utilizzata finora, prevede una messa sotto tutela del paese, ipotesi davvero imbarazzante per il Governo Conte che –messo a durissima prova dalle schermaglie tra i due azionisti di maggioranza, Lega e Cinquestelle – si prepara ad una estenuante trattativa.
(Foto: Lukasz Kobus – © Unione Europea)