(Teleborsa) – Wang Shouwen, vice ministro del Commercio Cinese, ha reso noto che tra i negoziatori di Stati Uniti e Cina si sta cercando “di consolidare l’importante consenso raggiunto dai due leader nella telefonata del 18 giugno”. L’esponente del governo di Pechino si riferisce al fatto che, in vista del G20 di Osaka, atteso per il 28 e 29 giugno, il suo team e quello americano si stanno confrontando su come superare le dispute commerciali per il summit che i rispettivi presidenti Xi Jinping e Donald Trump, avranno in Giappone a margine dell’evento.
Wang, nella conferenza avuta con i media, rispondendo a una domanda in merito all’ultimo bando alzato dagli USA verso aziende cinesi che ha messo nella blacklist altre cinque società, ha ribadito che il suo Paese vorrebbe che gli Stati Uniti cancellassero azioni “inappropriate” contro le compagnie cinesi. Per le nuove aziende è subentrato infatti, a pochi giorni dall’incontro che dovrebbe portare ad una chiusura delle trattative tra le due superpotenze, il divieto di esportazione negli States e uno stop per aziende americane di rifornirle con i microchip.
Così, se le parole delle due controparti al momento sembrerebbero portare buone premesse per l’ormai tanto atteso e travagliato accordo sui dazi, che fino ad ora ha fatto tremare i mercati mondiali, nel concreto si apre un nuovo capitolo nella guerra commerciale, che si estende al settore dell’Hi-tech, comportando danni economici per entrambe le parti in causa.