(Teleborsa) – Washington potrebbe imporre presto tariffe sui prodotti europei per circa 7 miliardi di euro colpendo aerei e parti di aerei prodotte in Europa ma anche altri settori, in primis l’agroalimentare. Attesa a ore la sentenza dell’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) che stabilirà l’entità delle compensazioni che gli Stati Uniti possono chiedere all’UE, legati a quegli aiuti al consorzio europeo Airbus giudicati illegali dalla stessa Wto. I dazi degli Stati Uniti sui prodotti Ue potrebbero fare “molto male” all’Italia, con stime di un minaccioso crollo dell’export dell’agroalimentare, e per questo l’attenzione del Governo sul tema è “massima”, ha detto il Premier Conte dal Villaggio Coldiretti di Bologna, parlando della questione.
La Commissione europea, dal canto suo, ha fatto più di un tentativo per provare ad aprire un dialogo con Washington, l’ultimo dei quali il 25 settembre con un incontro tra il commissario al Commercio Cecilia Malmstroem e il suo omologo Robert Lighthizer, che non ha prodotto risultati in grado di disinnescare il rischio di una escalation tra i due principali partner commerciali del mondo. Anche l’Ue ha però vinto una disputa al Wto contro l’americana Boeing e potrebbe rispondere alle mosse statunitensi imponendo tariffe sui prodotti Usa. Ma, per conoscere l’entità delle tariffe che potrà applicare, Bruxelles dovrà aspettare la primavera.
I rischi per l’Italia – “L’Unione Europea ha appoggiato gli Stati Uniti per le sanzioni alla Russia che come ritorsione ha posto l’embargo totale su molti prodotti agroalimentari, come i formaggi, che è costato al Made in Italy oltre un miliardo in cinque anni ed ora”, ha affermato il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini, “ora l’Italia rischia di essere ingiustamente anche tra i Paesi più puniti dai dazi Usa per la disputa tra Boeing e Airbus che è essenzialmente un progetto francotedesco”.