(Teleborsa) – Tutte le opzioni restano aperte fino al nuovo giro di consultazioni del Quirinale. La crisi di Governo entra così nel vivo con l’avvio dei negoziati volti ad appurare se ci sarà una maggioranza in grado di sostenere un nuovo Governo. Un esecutivo che – secondo quanto chiarito dal Capo dello Stato Sergio Mattarella – dovrà Governare il Paese sulla base di un programma ben definito e chiaro in grado di ottenere la maggioranza in Parlamento.
E proprio sul nuovo programma e sulle figure che potrebbero comporre il nuovo Governo si sono aperti i negoziati, con al centro il Movimento 5 Stelle e Pd. Anche se non sono escluse altre opzioni, Né tantomeno, pare, si possa parlare di porte chiuse nei confronti della Lega. Il leader del Carroccio Matteo Salvini si dice appunto “pronto a incontrare Di Maio anche di notte”, mentre la controparte preferisce non commentare sull’ipotesi di riapertura di un tavolo con la Lega.
D’altronde, l’unico paletto posto dal Pd per l’avvio dei negoziati con il M5S è che non ci siano altri tavoli paralleli. In questa veste quindi si potrebbe leggere il silenzio del leader pentastellato e le successive dichiarazioni del capogruppo M5S alla Camera, Francesco D’Uva: “Non abbiamo tavoli con altre forze politiche. Questo è il tavolo principale”.
In questo scenario si è tenuta ieri sera, venerdì 23 agosto, la cena di lavoro, a Roma, fra il leader pentastellato Di Maio e il segretario del Pd Nicola Zingaretti, accompagnati dalle rispettive delegazioni. Un colloquio definito “cordiale” e che sarà seguito da altri incontri durante il weekend. Un incontro che però non avrebbe risolto la principale impasse: Governo completamente rinnovato o Conte Bis?
M5S punta con decisione alla seconda soluzione, con un rimpasto di poltrone per il nuovo esecutivo giallo-rosso. Una scelta su cui il Pd di Zingaretti ha espresso forte dissenso, perché del parere che serve “discontinuità” con il precedente esecutivo giallo-verde. Su tutti gli altri punti del programma, compreso il taglio dei parlamentari, le due forze politiche parrebbero disponibili a ragionare.
Il nodo Premier però è il punto più dibattuto e su questo si fanno molte ipotesi: assieme a quella del Conte Bis, osteggiata dal Pd, anche la malcelata offerta del Carroccio, che vedrebbe proprio Luigi di Maio a Palazzo Chigi.
Ipotesi e contro ipotesi che si rincorrono alla velocità della luce, favorite anche dai nuovi social media, con un’unico obiettivo e una sola scadenza: le consultazioni che il Presidente Mattarella ha convocato per martedì 27 agosto al Quirinale. Un termine perentorio. Altrimenti le elezioni potrebbero essere ipotesi concreta.