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Criptovalute, Savona: “Diventino di monopolio pubblico, come la moneta di base”

(Teleborsa) – Far diventare le criptovalute di monopolio pubblico. È questa la proposta lanciata dal presidente della Consob Paolo Savona nel corso del suo discorso all’incontro annuale con la comunità finanziaria, oggi a Milano. “La diffusione delle criptovalute è un’altra esperienza dalla quale trarre insegnamento per proteggere il risparmio. L’ideale sarebbe che l’uso di questo strumento, per ora paramonetario se non proprio finanziario, diventi monopolio pubblico, come accaduto per la moneta di base. Alcuni Stati si stanno muovendo in questa direzione, ma l’iniziativa privata mostra di essere più pronta a cogliere l’innovazione e a porre il suo domino su di essa. Se così accadesse il sistema monetario attuale verrebbe sconvolto, il sistema finanziario coinvolto e diverrebbe problematico il controllo della quantità di moneta e, ancora più la sua riconduzione nell’alveo pubblico” ha avvertito Savona.

Per il Presidente della Consob “l’uso del regime contabile criptato andrebbe ampliato per garantire la trasparenza e l’inalterabilità del possesso e delle operazioni finanziarie”. Savona ha sottolineato, tuttavia, come “i contributi oggettivi in termini di rischio-rendimento che l’intelligenza artificiale può offrire alle gestioni del risparmio rispetto a quelle basate su valutazioni parametriche e soggettive, tardano a incorporarsi nelle gestioni di portafoglio”.

Parlando di fintech Savona ha annunciato che “la Consob ha in corso di definizione un accordo per dare vita, assieme alle istituzioni che volessero aderire, a un centro di ricerca e formazione, possibilmente universitario, che propone di chiamare con l’acronimo Safe (Scuola per le Applicazioni Fintech Elettroniche). Di per sé un programma”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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