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Conte: “Procedura d'infrazione non è nell'interesse dell'Italia”

(Teleborsa) – Collaborazione massima con l’Europa per evitare la procedura d’infrazione, anche per dimostrare che l’Italia riuscirà a ridurre il debito pubblico, ma con l’obiettivo di cambiare le regole e con l’intenzione di essere protagonista della prossima stagione politica europea.

Sono alcuni degli argomenti trattati dal premier Giuseppe Conte intervenuto al Forum Ansa in diretta sulla pagina Facebook dell’agenzia, al termine del vertice tenuto in mattinata con i due vicepremier e in attesa dei prossimi appuntamenti a Bruxelles.

LA RISPOSTA ALL’UE – “Ho pressoché ormai preparato una bozza di lettera che rivolgerò alle istituzioni europee, che diventerà pubblica e sarà l’occasione per ribadire come da un lato vogliamo rispettare il patto di stabilità e crescita e riteniamo che la manovra sia in linea, ma dall’altro lato non vogliamo rinunciare a offrire un contributo critico alle regole UE“, ha dichiarato Conte, chiarendo che “è il momento di affrontare e aggiornare le regole europee“.

In merito all’apertura al dialogo ribadita anche dal commissario UE agli affari economici Pierre Moscovici, Conte ha chiarito che al governo “interessa un percorso di più lungo termine. Siamo ben lieti che la porta sia aperta, siamo sempre disponibili a confrontarci con Bruxelles, non è interesse dell’Italia subire una procedura d’infrazione, non è una prova di muscolare“.

DEBITO E MANOVRA – “Sicuramente riusciamo a ridurre il debito in una maniera che forse neppure ci aspettavamo, riusciamo a mantenere le promesse, abbiamo entrate più cospicue rispetto a quelle che avevamo prudenzialmente stimato”, ha poi risposto in merito alla prossima manovra economica.

Esclusa una manovra bis, il premier ha confermato l’intenzione di “impostarla già adesso, in questo modo riusciamo ad operare con lungimiranza e sono molto confidente. Lavoreremo alla spending review e tax expenditure, al cuneo fiscale, export e privatizzazioni. E poi c’è il piano per il Sud: siamo tutti consapevoli che l’Italia riparte se riparte il Sud”, ha aggiunto.

NOMINE UE – Sulle prossime nomine UE, Conte ha chiarito che il primo passo sarà il vertice del 20-21 giugno in cui l’Italia chiederà di far valere la sua voce. “Rivendichiamo una posizione di primo piano, un portafogli economico. Non chiederò per ragioni di eleganza gli Affari economici, in un momento di confronto sulla procedura d’infrazione, ma un altro portafogli economico consistente lo rivendichiamo”, ha spiegato.

Conte non è poi voluto entrare nel toto candidati alla BCE, precisando che “l’Italia è portatrice di una logica di pacchetto più che di nomi. Ci sembra più appropriato pensare al quadro complessivo, partendo dalla Commissione e pensando alle altre nomine in una logica di equilibri”.

Alla domanda sulla proposta di Emmanuel Macron di candidare Angela Merkel alla presidenza della Commissione UE, Conte ha spiegato di aver parlato personalmente con la Cancelleria. “Ha grande credibilità, esperienza e capacità di gestire dossier complicati e sarebbe un’ottima candidata, ma so che non pensava a questo impegno. Penso che sia più un attestato di stima“.

GOVERNO –Un rimpasto? Non è all’ordine del giorno“, ha risposto alle domande sul futuro dell’esecutivo.Sul vertice avuto con i due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, Conte ha chiarito che “è servito a guardarci negli occhi, era tempo che non lo facevamo. C’è stato un clima di ritrovata fiducia, sereno, di dialogo e oggi ci siamo ritrovati per una riunione economica, chiesta da me, per iniziare a impostare la manovra economica”.

RAPPORTI CON LA RUSSIA – In merito alla posizione del governo sulla Russia e le sanzioni legate alla vicenda Ucraina Conte ha ricordato l’importanza di Mosca come “partner economico” chiarendo che “non è auspicabile che si protraggano. Occorre uno sforzo perché è un clima che non aiuta nessuno”, ha specificato, ricordando la prossima visita di Vladimir Putin ad inizio luglio.

ALITALIA – Sul dossier Alitalia, infine, con la nuova offerta di Lotito e la prossima scadenza dell’offerta vincolante prevista per sabato, il premier ha preferito non esprimersi. “È un dossier ancora caldo”, ha concluso, chiarendo che “le offerte saranno tutte valutate possibilmente nell’ottica del rilancio di un sistema di trasporto integrato”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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