(Teleborsa) – Ballottaggio per 136 Comuni con alle urne 3,6 milioni di persone, di cui però buona parte non si è presentata ai seggi. Si è votato dalle 07:00 alle 23:00, ma affluenza alle urne in netto calo, con 16 punti in meno rispetto alla consultazione del 26 maggio scorso. La sorpresa più rilevante si è avuta a Campobasso, oltretutto unico Comune capoluogo di regione dove il primo cittadino non era stato “scelto” al primo turno.
Protagonista è stato Roberto Gravina, candidato Cinquestelle, che ha ribaltato il risultato di due settimane orsono, conquistando nettamente la poltrona di Sindaco a spese di Maria Domenica D’Alessandro del centrodestra già in testa con 10 punti di vantaggio. Gravina è l’unico Sindaco M5S, avendo il Movimento perduto Avellino e Livorno “prese” rispettivamente da Gianluca Festa, sostenuto da liste civiche di area progressista, che ha battuto il candidato ufficiale del Pd per circa 600 voti, e dal Dem Luca Salvetti che si è affermato nella città della Toscana col 60% dei voti.
Grande festa a Ferrara con la vittoria di Alan Fabbri rappresentante del centrodestra a guida leghista, dopo 69 anni di egemonia della sinistra. Sindaco “salviniano” anche a Potenza, con vittoria al cardiopalma (meno di 200 i voti di differenza) di Mario Guarente del centrodestra che ha battuto Valerio Tramutoli, candidato sostenuto da liste civiche.
Sindaci di centrosinistra a Prato con Matteo Biffoni, a Reggio Emilia con la conferma di Luca Vecchi, a Cesena con Enzo Lattuca, a Cremona con Gianluca Galimberti, a Verbania con testa a testa a favore della “uscente” Silvia Marchionini, e a Rovigo dove Edoardo Gaffeo ha “strappato” la poltrona al centrodestra.
Da parte sua il centrodestra ha conquistato a sua volta tre città già a guida centrosinistra: Vercelli (Andrea Corsaro), Forlì (Gian Luca Zattini), Biella (Claudio Corradino). Inoltre Foggia (Franco Landella), Ascoli Piceno (Marco Fioravanti), Termoli, Pavia, Pescara, Vibo Valentia e Vercelli.
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