(Teleborsa) – Torna l’incertezza sui negoziati fra USA e Cina per regolare il commercio, a causa di una serie di divergenze su alcuni punti dell’accordo di Fase 1, preannunciato circa un mese fa.
Gli Stati Uniti, ad esempio, vorrebbero spuntare una regolamentazione più restrittiva sulla proprietà intellettuale, che rafforzi la protezione dei brevetti e ponga fine alla pratica del trasferimento forzato di tecnologia verso la Cina. Dal canto suo, Pechino non intende sottoscrivere accordi con impegni precisi in merito all’import di prodotti agricoli, in contrasto con le richieste di Trump che vorrebbe assicurarsi dalla Cina l’acquisto di prodotti agricoli fino a 50 miliardi di dollari l’anno fra soia, maiale ed altri prodotti agroalimentari.
I negoziatori delle due parti in causa comunque continuano le trattative con l’obiettivo di finalizzare un accordo di massima entro il mese prossimo.
Frattanto, Gao Feng, portavoce del Ministro del Commercio cinese, ha detto stamattina che si stanno intrattenendo colloqui “approfonditi” con la contropartee che la cancellazione dei dazi resta una priorità. “La Cina ha sottolineato più volte che la guerra commerciale è iniziata con l’imposizione di dazi e dovrebbe concludersi con la cancellazione dei dazi”, ha affermato il portavoce.