(Teleborsa) – Svolta green della Germania nella settimana del Global Climate Strike – lo sciopero globale per il clima che da oggi e fino al 27 settembre porterà nelle piazze di oltre 150 Paesi centinaia di migliaia di attivisti. Berlino mette sul piatto almeno 100 miliardi di euro entro il 2030 “per la protezione del clima e la transizione energetica”. Nello specifico, il ministro delle Finanze Olaf Scholz ha indicato in 54 miliardi la potenza di fuoco per i prossimi quattro anni, fino al 2023, che aumenteranno fino a toccare quota cento, per consentire alla Germania di produrre, entro il 2030, da fonti rinnovabili il 65 per cento della sua energia.
“Oggi non viviamo in modo sostenibile”, ha detto la cancelliera tedesca mentre illustrava il pacchetto di misure che hanno ottenuto l’ok della coalizione di Governo al termine di una lunga maratona notturna. Affrontare i cambiamenti climatici e ridurne al minimo gli effetti è, senza dubbio, una delle sfide più difficili e urgenti del nostro tempo. Merkel, sottolineando che non sono stati raggiunti gli obiettivi dichiarati nel 2007 che prevedevano una riduzione del 40% delle emissioni entro il 2020, ha voluto ribadire l’impegno a perseguire l’obiettivo di ridurre le emissioni del 55% entro il 2030 e diventare neutrali entro il 2059. Rispettare gli impegni previsti dall’Agenda 2030 introdotta per fare fronte ai cambiamenti climatici e rispettare gli accordi di Parigi sarà per la Germania “una grande prova di forza”.
Parole di grande apprezzamento per Greta Thunberg, la sedicenne svedese che ha dato il via ai venerdì di sciopero per il clima: “Se c’è qualcosa che mi impressiona – e lo dico da scienziata naturale – allora è quello che sta dicendo Greta Thunberg, ossia Unite behind science, unitevi dietro la scienza”.
Nessun debito per finanziare la misura tedesca per il clima: la Grosse Koalition manterrà il pareggio di bilancio anche nel varare il pacchetto che – spiega la Dpa citando fonti di Governo – comprende, tra l’altro, l’introduzione dal 2021 del sistema del commercio dei certificati di emissione, come in Ue. Dal 2021 inoltre benzina e diesel saranno più cari di 3 centesimi mentre dal 2021 di 10 centesimi al litro.