(Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di , riunitosi oggi sotto la presidenza di Francesco Caltagirone Jr., ha deliberato di sottoporre agli azionisti la proposta di trasferire la sede legale della Società ad Amsterdam, Olanda, adottando la forma giuridica di una naamloze vennootschap regolata dal diritto olandese (equivalente alla società per azioni di diritto italiano), con adozione di un nuovo statuto e della denominazione “Cementir Holding N.V.”. Lo annuncia, in un comunicato, la società, spiegando che questa continuerà ad essere quotata alla Borsa Italiana e la residenza fiscale rimarrà in Italia. Il trasferimento avverrà senza soluzione di continuità di tutti i rapporti giuridici in essere.
“La recente storia del Gruppo Cementir è caratterizzata da un percorso di crescente internazionalizzazione, diversificazione geografica e di prodotto e sempre maggiore proiezione verso l’estero. L’evoluzione dell’assetto societario del Gruppo Cementir è volta a fornire una solida base per un ulteriore sviluppo su scala globale e per la liberazione di un potenziale ancora inespresso in favore degli azionisti, preservando al contempo gli importanti legami con le proprie radici italiane e con quelle del suo azionista di controllo” ha commentato il Presidente Francesco Caltagirone Jr.
Il Consiglio ha convocato l’Assemblea Straordinaria degli azionisti per l’approvazione del trasferimento e del nuovo statuto per il giorno 28 giugno 2019: l’avviso di convocazione è in corso di pubblicazione. Gli azionisti di CH che non voteranno a favore del trasferimento saranno legittimati ad esercitare, ove la relativa delibera venga approvata, il loro diritto di recesso ai sensi di legge. Il prezzo spettante agli azionisti che eserciteranno il diritto di recesso è pari a Euro 5,8756 per ogni azione, e verrà corrisposto subordinatamente al fatto che il trasferimento diventi efficace. Il trasferimento è subordinato, tra l’altro, alla condizione che l’ammontare dell’importo da pagare agli azionisti che abbiano esercitato il diritto di recesso non sia superiore a Euro 31.824.000. È previsto che il trasferimento diventi efficace entro la fine del 2019, subordinatamente al verificarsi o alla rinuncia delle condizioni.