(Teleborsa) – Il Governo ha sbloccato le nomine del direttorio della Banca d’Italia confermando i nomi indicati da Via Nazionale lo scorso 28 marzo. Fabio Panetta è il nuovo Direttore generale, Luigi Signorini è confermato nel direttorio dove entrano Daniele Franco, attuale Ragioniere generale dello Stato, e Alessandra Perrazzelli, vicepresidente esecutivo e Presidente del Comitato di remunerazione e nomine di A2A SpA.
Riserve sono state manifestate della Lega che ha fatto sapere che il problema sono le “nomine esterne che non valorizzano le tante risorse interne”. Il Carroccio ha, inoltre, annunciato la presentazione a giorni di una proposta di riforma di Bankitalia.
Nella tornata di nomine, il Cdm ha dato anche il “via libera” a Gerarda Pantalone come Prefetto di Roma, mentre sullo spinoso dossier delle Autonomie si è consumato l’ennesimo braccio di ferro fra Lega e Cinque Stelle. Secondo la Lega sarebbe stato fatto un passo avanti con una decisione da adottare al prossimo Cdm. Frena, invece, il Movimento di Luigi Di Maio che chiede un tavolo prima di arrivare in Consiglio dei Ministri.
Tornando alle questioni di Palazzo Koch, la mediazione del Premier Giuseppe Conte ha permesso di superare le obiezioni di Lega e Cinque Stelle in tempo prima della scadenza del 9 maggio, mettendo fine a un clamoroso stallo che va avanti da settimane. Il Carroccio si era messo di traverso alla nomina di Alessandra Perrazzelli, mentre i pentastellati avevano congelato a febbraio quella di Signorini.
I due partiti “azionisti della maggioranza” hanno deciso, quindi, di chiudere la partita per non alimentare le tensioni che già animano la maggioranza ed evitare così un conflitto istituzionale che avrebbe avuto anche ricadute finanziarie.