(Teleborsa) – Dopo tanti tentennamenti, che per molti hanno provocato l’emorragia di voti alle ultime Europee del 26 maggio e una lunga pausa di riflessione il leader del Labour, Jeremy Corbyn, ha sciolto le riserve e ha lasciato la strada dell’incertezza per imboccare la via della chiarezza e ha schierato ufficialmente il partito a favore di un secondo referendum impegnandosi a sostenere l’opzione Remain se il prossimo Governo conservatore si arrenderà all’idea di un nuovo voto popolare, contro qualunque ipotesi di divorzio No Deal come pure contro qualunque “dannoso” accordo di uscita dall’Ue di marca Tory.
In una lettera ai membri del Labour, Corbyn ha mandato un messaggio chiaro al prossimo Premier, che uscirà dalle primarie Tory: “Chiunque diventerà il nuovo Primo Ministro, deve essere abbastanza sicuro da rimettere l’uscita dall’Ue, con e senza accordo, al voto popolare”, insieme all’opzione di rimanere nell‘Unione.
CORBYN SCHIERA IL LABOUR A FAVORE DEL REMAIN – Sempre nella stessa missiva, Corbyn ha chiarito appunto che il Labour, nella campagna referendaria sosterrà il Remain, “sia contro una Brexit No deal, che contro un’uscita con un accordo dei Tory, che non protegge l’economia e i posti di lavoro”.
Nella lettera aperta, Corbyn sostiene anche che la Gran Bretagna ha bisogno di elezioni generali. Per questo, continua Corbyn, “abbiamo bisogno di un governo laburista, per mettere fine all’austerity e ricostruire il nostro Paese per i molti e non per i pochi”.
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