(Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Bari, ha approvato la situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo, riferita al primo semestre 2019. Si tratta di uno dei primi adempimenti rilevanti del nuovo Consiglio di Amministrazione, insediatosi il 22 luglio e rinnovato per sei undicesimi dei suoi componenti.
Nelle sue prime riunioni consiliari, il rinnovato CdA ha accelerato le attività funzionali a sostenere il turnaround del Gruppo e, fra l’altro, deliberato la creazione di Comitati endoconsiliari ad hoc, con lo scopo di offrire maggiore supporto e nuovo slancio all’intera struttura organizzativa e di assicurare un efficiente coordinamento tra l’organo amministrativo ed il management.
Al fine di rafforzare ulteriormente la posizione di liquidità, ad aprile sono stati avviati i lavori per perfezionare 2 cartolarizzazioni con rating, una su crediti alle imprese per complessivi 1,2 miliardi e una su mutui residenziali per complessivi 0,85 miliardi. Le due operazioni apporteranno liquidità aggiuntiva per circa 1,3 miliardi di euro, ed hanno visto il coinvolgimento di Natwest in qualità di Arranger e di Orrick come Advisor legale.
I coefficienti patrimoniali consolidati a giugno 2019 si attestano al 6,22% con riferimento al CET1 ed al Tier 1 Ratio e all’8,12% per il Total Capital Ratio. A fine luglio 2019 è stata perfezionata la commentata operazione di capital relief che determina, coefficienti pro-forma in aumento di circa 100 e 120 bps, rispettivamente, per il Tier 1 Ratio ed il Total Capital Ratio.
Rimane solida e stabile la posizione di liquidità, con i due indicatori LCR e NSFR attestati rispettivamente al 180% ed al 118%, con un buffer di liquidità superiore a 2,0 miliardi di euro, in ulteriore crescita a 2,3 miliardi a luglio per effetto dell’operazione di capital relief.
Con riferimento ai principali dati consolidati, l’attivo totale al termine del primo semestre si è attestato a 13,64 miliardi, rispetto ai 13,94 miliardi del fine anno precedente. La raccolta totale consolidata è risultata pari a 14,14 miliardi, con la componente diretta attestata a 10,22. Gli impieghi netti a clientela, risultano pari a 7,86 milardi.
In relazione ai dati reddituali, il margine di intermediazione, pari a 154,9 milioni, si caratterizza per una contribuzione del margine da servizi del 42%. Il risultato consolidato del semestre evidenzia una perdita di 58,6 milioni, con costi operativi pari a 169,4 milioni e rettifiche su crediti, in forte riduzione, che si attestano a 44,2 milioni.
Infine, in riferimento alla cessione del pacchetto di controllo della Cassa di Risparmio di Orvieto (73,5% attualmente detenuto dalla BPB), dopo la ricezione, il 13 giugno scorso, di un’offerta vincolante da parte di SRI Global Limited, la Banca ha ricevuto una ‘confirmatory binding’ a fronte della quale ha concesso l’esclusiva per la cessione della quota di partecipazione della controllata. L’operazione sarà conclusa entro la fine dell’anno, con benefici sostanziali sul livello dei ratio patrimoniali.